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Marco Belinelli ha risposto alle dichiarazioni del commissario tecnico della Nazionale italiana di basket, Romeo Sacchetti, che aveva indirettamente polemizzato sul rifiuto di “Beli” alla chiamata azzurra per disputare le partite di qualificazione ai Mondiali 2019. “Datome e Melli, oltre ad essere giocatori importanti, sono anche delle persone giuste: sanno stare nel gruppo, aiutano la squadra e non pensano solo a loro stessi” – aveva detto il ct italiano.
Sulla Gazzetta dello Sport di oggi, il giocatore dei San Antonio Spurs ha detto la sua sulle parole di “Meo”: “Alcune dichiarazioni del ct Meo Sacchetti mi hanno dato fastidio. Ma veramente tanto. In questi anni ho sempre dimostrato grande attaccamento alla maglia azzurra e lui sapeva che difficilmente avrei risposto sì alla convocazione. Dire o far capire che alcuni giocatori se ne fregano della Nazionale mi ha infastidito. Se Meo avesse qualcosa da dirmi, preferirei lo facesse a voce, dicendo il cognome della persona a cui si riferiva. Non a mezzo stampa perché così l’ho presa come un’offesa anche verso di me”.
“Reputo la Nazionale fondamentale – continua Belinelli -,ci sto male quando sono costretto a dire di no, e non sto esagerando, ma, per un ragazzo di 32 anni, sarebbe stato un rischio giocare queste due sfide così a ridosso dall’inizio della stagione NBA. Tant’è vero che l’80% dei giocatori “americani” ha rifiutato, anche contro la loro volontà. Non penso minimamente a dire addio alla Nazionale, ho un rapporto magnifico con i miei compagni di squadra e con tutto lo staff che ruota intorno alla maglia Azzurra.