Mercato NBA, i Denver Nuggets hanno deciso: sarà Michael Porter Jr il giocatore da sacrificare. Le intenzioni della franchigia sono chiare.
Nonostante le prestazioni di grande spessore di Nikola Jokic, i Denver Nuggets in questo inizio di stagione sono riusciti a registrare un ruolino di marcia non di una squadra che vuole ritagliarsi un posto tra le candidate al titolo. La franchigia, di fatto, ha messo a referto un record di 14 vittorie e 11 sconfitte. Numeri che vedono il team capitanato da Jokic in sesta posizione nella Western Conference. Dunque, Denver sta correndo per venire fuori dalla lotta play-in, ma la vetta è già distante 7 gare. Chi sta dettando legge ad Ovest sono gli Oklahoma City Thunder, con 22 successi e 5 ko.
Le ambizioni di Denver sono chiare: la franchigia vuole recitare ruolo da protagonista nei prossimi playoff. Per far sì che queste accada, la dirigenza si sarebbe detta pronta a mettersi all’opera sul mercato per affiancare a Jokic delle figure di tutto rispetto nel mondo della NBA. Per dare una forte spinta al team allenato da Michael Malone, le alte sfere della franchigia avrebbero in mente un piano preciso, che porta al sacrificio di Michael Porter Jr.
Il piano di Denver per arrivare ai vertici
La strategia dei Denver Nuggets sarebbe molto ben definita. Considerati i recenti rinnovi di Aaron Gordon e Jamal Murray e il contratto ancora da rookie di Christian Braun, la strada più semplice che la franchigia sembra voler percorrere è quella che porta alla cessione di Michael Porter Jr. Denver starebbe seriamente pensando al sacrifico di MPJ per ottenere in cambio dei nuovi giocatori di spessore, con l’intento di migliorare significativamente il roster a disposizione di coach Michael Malone.
Michael Porter Jr. percepisce tuttora un ingaggio da 35.8 milioni di dollari e nelle prossime due stagioni ne guadagnerà altri 79, arrivando in scadenza di contratto nel 2027. Dunque, chi decidesse di mandare in porto lo scambio con Denver e puntare su MPJ, avrebbe un minimo di garanzia sul piano contrattuale.
Denver vuole due titolari per aumentare la qualità del roster
Nell’ultimo periodo, intorno all’ambiente dei Denver Nuggets è orbitato un nome in particolare. Tra gli obiettivi concreti della franchigia è trapelato il nome di Zach LaVine. Tuttavia, il cestista dei Chicago Bulls guadagna 43 milioni di dollari. Per fare quadrare i conti, in Colorado stavano riflettendo sull’inserimento nell’affare del contratto da 8,8 milioni di Zeke Nnaji.
Quest’ultimo, però, è in scadenza 2028 con l’ultimo anno in player option, ovvero, può decidere lui se restare a Denver o andare altrove. Inoltre, si tratta di un accordo a scendere. Per dare vita ad uno scambio, le regole NBA impongono che i contratti delle due squadre siano dello stesso valore o quasi. I Chicago Bulls, però, sembrano non convinti dell’eventuale operazione.
Due nomi nel mirino di Denver
Stando alle ultime informazioni dal noto giornalista Jake Fischer, i Denver Nuggets sarebbero pronti a dire addio a MPJ per garantire a coach Michael Malone due nuovi titolari, allungando così le rotazioni. Anche perché, l’eventuale ingresso in squadra di LaVine potrebbe comportare a dei problemi difensivi abbastanza evidenti data anche la presenza in campo di Murray. Per questo motivo, Denver starebbe accarezzando l’idea di pescare da Atlanta.
La franchigia di Colorado sarebbe sempre più intenzionata a prendere informazioni per Bogdan Bogdanovic, la cui intesa in campo con Jokic è già ben nota dagli anni disputati insieme con la nazionale serba, e De’Andre Hunter, nonché uno dei sesti uomini migliori in circolazione di questa stagione. Entrambi i contratti, arrivano a quota 38 milioni, il che rende lo scambio fattibile per Denver. A Colorado vogliono fare di tutto per allestire intorno a Jokic un roster di tutto rispetto, pronto a dire la sua per la corsa al titolo NBA.