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“Oggi ho visto una buona squadra in campo: la mia di club“. Con queste parole il coach dell’Italbasket Meo Sacchetti aveva accolto la pesante sconfitta rimediata in amichevole dalla nazionale sabato 1 settembre contro la “sua” Vanoli Cremona per 97-82.
Un risultato che, a distanza di qualche ora, non attenua la delusione del nostro selezionatore tecnico per l’atteggiamento mostrato dai giocatori sul parquet di Carisolo (la sede dell’amichevole, ndr) come evidenziato in un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport: “Vedere così poca intensità e superficialità mi ha fatto male. Chi indossa la maglia dell’Italia deve avere una voglia diversa“.
Una mancanza di tensione generalizzata, che Sacchetti vuole immediatamente correggere in vista dei prossimi impegni contro Polonia e Ungheria, valevoli per la qualificazione ai Mondiali cinesi del 2019: “Non ci sono singoli da mettere dietro la lavagna, è sempre il gruppo ad avere un’identità precisa. Farò un bel discorsetto alla squadra. Sono tanto bravo, ma quando voglio so essere anche cattivo. Sabato ho visto in campo gente da sei, che invece dovrebbe sare otto. Non possiamo perdere tempo: dobbiamo arrivare pronti per la partita del 14 settembre contro la Polonia”.
Gli unici giocatori “assolti” dal c.t. sono Amedeo Tessitori e Andrea Cinciarini: “Cincia? È arrivato allenatissimo e ha dimostrato di essere uno dei più affidabili. Tessitori sta crescendo molto, è uno di quei centri su cui vale la pena puntare. Meglio giocare 25 minuti in A2 come fa lui che dieci minuti in A. Stare in campo aiuta sempre“.