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L’Italbasket si prepara ai Mondiali al via a fine mese e il ct Gianmarco Pozzecco ha rilasciato un’intervista sulle colonne de ‘La Stampa’. Il commissario tecnico innanzitutto chiude una volta per tutte il capitolo Banchero: “Ci siamo rimasti male per come abbiamo saputo della scelta. Ma è finita lì. Paolo mi ha scritto, è stato carino. Non ho nessun senso di rivalsa, anche se mi sono legato di più a chi ha fatto una scelta diversa”.
“Sono qui grazie ai miei giocatori: hanno preso un allenatore disgraziato che guardava i cantieri a Formentera e mi hanno trasformato – prosegue Pozzecco -. Questi ragazzi fanno dei sacrifici pazzeschi. Un giorno, al buffet, portano la carbonara e penso ‘avessi l’età di Spagnolo la divorerei’. Arriva Matteo e mi fa ‘Non la mangio, ho preso la pasta integrale'”.
“Mi piacerebbe far cambiare il vento anche in Italia – dice ancora il ct dell’Italia – Ho un velo di tristezza perché i tre giocatori più futuribili, Spagnolo, Procida e Diouf, giocheranno o giocano all’estero. Ho chiamato tutti: mi dispiace non aver praticamente mai allenato Gallinari; così come non aver mai chiamato Hackett e Belinelli o non aver convocato Tessitori. Ci sono anche delle storie che non tutti conoscono e non voglio raccontare. Non mi sono mai preoccupato delle critiche: ho le mie idee e le porto avanti. Se dovessi perdere credibilità sarei fottuto e non me lo posso permettere”. Mondiale con tanti big assenti? “Non tutti i giocatori Nba sono fenomeni. E tutti quelli che non giocano in America non sono scarsi. Agli Europei, un anno fa, nessuno tra Jokic, Antetokounmpo e Doncic ha vinto”.
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