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Sono ufficialmente partite le qualificazioni ai Mondiali di Cina 2019 e Il bilancio delle prime due gare della nuova Italia è positivo. I ragazzi di Sacchetti nella prima finestra per nazionali hanno superato la Romania al PalaRuffini di Torino e si sono “vendicati” della Croazia a Zagabria. La squadra azzurra in entrambe le gare ha giocato un buon basket seppur con alti e bassi, quest’ultimi hanno fatto sì che l’Italia faticasse più del previsto al debutto contro la squadra rumena. La cosa non è passata inosservata al nuovo ct che già a partire dalla sfida con la Croazia ha chiesto ai suoi maggiori attenzioni.
L’incognita maggiore del nuovo ciclo azzurro era ed è rappresentata tutt’ora dal roster che orfano dei giocatori NBA e di Eurolega si è presentato in una veste inedita seppur non rivoluzionaria ai primi due impegni della campagna verso Cina 2019. La certezza che ci ha lasciato questa settimana è che le chiavi della squadra sono in mano ai giocatori che hanno fatto parte dei recenti nuclei azzurri e nello specifico è il caso di Alessandro Gentile e Amedeo Della Valle. Dei giocatori selezionabili per le qualificazioni Gentile è senz’ombra di dubbio quello con il bagaglio tecnico di caratura maggiore e lo ha mostrato specialmente nel momento buio della gara contro la Croazia dove con i suoi canestri ha permesso agli azzurri di non perdere il treno. L’unico che appunto che si può far all’ex capitano dell’Olimpia Milano è la voglia di strafare che in determinate situazioni lo porta a forzare e a sbagliare giocate che in momenti delicati potrebbero fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Amedeo Della Valle dopo aver perso la chiamata di Messina nei dodici di Preolimpico ed Eurobasket 2017 sapeva che con un backcourt orfano di Hackett e Belinelli avrebbe avuto la giusta occasione per rilanciarsi e il giocatore di Reggio non ha mancato l’appuntamento. In entrambe le gare giocate è entrato dalla panchina e ha cambiato la gara, contro la Romania il suo ingresso e i suoi punti hanno permesso all’Italia di lanciare la fuga mentre per descrivere la serata di Zagabria bastano i 25 punti messi a referto e i trenta minuti di impiego.
Da rivedere infatti l’apporto dei nuovi innesti, molti di loro al ritorno in azzurro non hanno convinto e non sono stati in grado di far la differenza. Già al debutto contro la Romania infatti i giocatori ad aver faticato di più, sono stati quelli che negli anni recenti non hanno preso parte alle manifestazioni importanti con la maglia azzurra. Del quintetto iniziale, non a caso i migliori sono stati capitan Aradori e Gentile mentre sono hanno avuto grosse difficoltà Crosariol e Polonara, specialmente quest’ultimo ha visto il suo minutaggio ridotto drasticamente e ha giocato solo otto minuti, un vero peccato visto il momento di forma che sta vivendo con la maglia di Sassari. Ha avuto invece la possibilità di rodare seppur con pessimi risultati Luca Vitali che nel weekend non è affatto sembrato il giocatore che il pubblico di Brescia sta ammirando da ottobre ad oggi. Se contro Romania e Croazia è stato lui a partire in cabina di regia probabilmente dalla prossima finestra lo spot di play in quintetto spetterà ad Ariel Filloy. L’unico a potersi ritenere soddisfatto a livello individuale è il figlio d’arte Brian che alla corte del padre non ha bruciato la chance avuta con la Croazia dopo che in quel di Torino non era stato neanche selezionato nei dodici.
Da queste due gare l’Italia deve prendere il buono della vittoria e la consapevolezza che è iniziato un percorso che sarà fondamentale per creare la base della nazionale del futuro. L’Italbasket non dovrà più nascondersi dietro l’alibi delle giornate no Gallinari e Belinelli. L’obiettivo da qui ad agosto 2019 è quello di riuscire a creare un gruppo in grado di essere indipendente dai suoi interpreti chiave, in modo da evitare i frangenti negativi che abbiamo pagato a caro prezzo nel recente passato. Il cammino verso la Cina è lungo e la corsa al Mondiale dei ragazzi di Sacchetti riprenderà venerdì 23 febbraio con l’impegno casalingo contro i Paesi Bassi.