Basket

Gianni Petrucci: “Basket ha chiuso, ma rispetto Gravina. Non c’è certezza sulle Olimpiadi”

Gianni Petrucci - Foto Sportface

Il presidente della federazione italiana basket Gianni Petrucci è intervenuto a Tutti Convocati e ha affrontato ancora una volta il tema della ripartenza dello sport dopo la pandemia di coronavirus. La pallacanestro ha già detto stop a differenza del calcio: “Aspettiamo alcuni giorni di vedere attraverso le Leghe di A1 e A2 come decideranno di organizzarsi. Comprendo la scelta del calcio, quello che perderebbe è superiore rispetto alle altre federazioni. Non abbiamo fatto scelta di chiudere perché si va contro natura, ma rispetto il calcio e Gravina per quello che sta facendo. Io vengo dal calcio e lo rispetto, sono tifoso. La situazione però è diversa tra calcio e pallacanestro, noi abbiamo fatto la scelta di chiudere, nessuno ci ha dato torto”.

E in vista della ripresa spunta anche l’ipotesi di una mascherina sportiva: “Mi auguro che si possa giocare tranquillamente, tutti dicono a porte chiuse, ma io voglio giocare da subito. Abbiamo dato incarico al Politecnico di Torino per far studiare una mascherina per far giocare i ragazzi. Lo sport non può stare troppi mesi fermo. Saranno fatte proposte dalle Leghe sui calendari. La finalità di questa mascherina è avere la certezza si poter ripartire quando si potrà.” E sulle Olimpiadi che, pur essendo state spostate di un anno, restano in bilico se l’emergenza dovesse ancora perdurare a lungo: “Io voglio pensare alle Olimpiadi della prossima estate. Credo che si farà l’Olimpiade, ma oggi la certezza non ce l’ha nessuno. Non sappiamo nulla, se non che il vaccino non c’è. Dobbiamo rispettare ciò che ci dice il Governo e stare a casa”.

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