Una guerra di potere che rischia di fare malissimo al movimento cestistico italiano. Il basket europeo è in tilt, complice il braccio di ferro tra la Federation Internationale de Basketball (FIBA) e la Union des Ligues Européennes de Basketball (ULEB).
In pochi mesi si è tornati al 2001, quando la scissione tra Euroleague e Suproleague divenne realtà: ora il motivo della discordia è la volontà, da parte della FIBA, di contrapporsi all’Eurolega con la creazione della Basketball Champions League. Uno scontro solamente paventato per mesi ma che nella giornata del 21 marzo è esploso con la presentazione ufficiale del nuovo torneo, nonostante la decisione di 11 club (Milano, Real Madrid, Barcellona, Vitoria, Maccabi Tel Aviv, Olympiacos, Panathinaikos, Fenerbahçe, Efes, CSKA Mosca, Zalgiris Kaunas) di accordarsi comunque con Euroleague e con il colosso IMG per una licenza decennale.
In ballo, però, non c’è solamente il dualismo Eurolega-Champions League, ma anche e soprattutto il nodo da sciogliere relativo all’Eurocup (organizzazione ULEB), la seconda competizione continentale in ordine di importanza. Tre società italiane (Reggio Emilia, Sassari e Trento) hanno infatti accettato la proposta triennale di Jordi Bertomeu, mandando su tutte le furie la FIBA: la Federazione Internazionale ha risposto minacciando indirettamente la Federazione Italiana Pallacanestro. “In risposta al comportamento illegale e aggressivo della Euroleague, il Board di Fiba Europe ha deciso che, ad eccezione dei 16 club di Euroleague, qualsiasi federazione che appoggerà le pratiche illegali della Euroleague, consentendo ai loro club o ai propri campionati di concludere o implementare accordi con la ECA, perderà automaticamente il diritto a partecipare alle competizioni delle nazionali organizzate da FIBA Europe. L’esclusione potrebbe poi estendersi anche ad altre competizioni“. La presenza di Sassari, Reggio Emilia e Trento in Eurocup, in soldoni, potrebbe costare alla Nazionale azzurra addirittura la rinuncia al Preolimpico.
Il Consiglio Federale in programma oggi (22 marzo) a Roma obbliga quindi Gianni Petrucci a deferire Trento, Sassari e Reggio Emilia, tre delle più belle realtà del basket italiano: situazione identica in Francia, con Nanterre, Villeurbanne e Strasburgo che rischiano l’esclusione dal campionato per evitare che la Francia possa perdere la chance olimpica. La Euroleague ha subito emesso un comunicato in cui promette appoggio legale ai club minacciati. La guerra è appena iniziata.