L’Italia batte l’Ungheria e accede ai quarti di finale degli Europei femminili di basket. Altro successo in Repubblica Ceca per le azzurre che vincono lo “spareggio” decisivo per 49-48, in rimonta, centrando l’accesso al turno successivo. Appuntamento per il 22 giugno per proseguire il sogno contro il Belgio.
LA CRONACA – Partenza tutt’altro che positiva per le azzurre che, nelle prime battute del match, lasciano ampio spazio alle avversarie. Dotto porta avanti l’Italia ma dal suo canestro passano circa 4 minuti per rivedere la Nazionale azzurra al tabellino dopo il dominio dell’Ungheria che riesce a costruire un parziale di 9-2. Dopo l’avvio spaventoso, l’Italia riesce a riequilibrare la situazione rimanendo comunque sotto di 14-12 al termine del primo quarto. Il rientro in campo è perfetto con una grande forza di reazione coordinata da Zandalasini. Si scatenano le azzurre che in 9 minuti di gioco concedono solamente due tentativi dalla lunetta a Krivacevic. La partita va avanti nella maniera migliore per l’Italia che riesce ad andare al riposo sul 29-21 concludendo con una splendida tripla di Dotto.
Il rientro dagli spogliatoi è veramente traumatico per le azzurre. Ungheria spietata che nel giro di 5 minuti pareggia e ribalta la gara a proprio favore portando a segno, per la prima volta, anche Nagy e Medgyessy. L’unica che prova la risposta è Sottana che si carica la squadra sulle spalle provando a colmare il clamoroso gap costruito dalle avversarie. Terzo quarto che si chiude con un parziale di 19-5 dell’Ungheria per un punteggio totale di 40-34 a sfavore dell’Italia. Nell’ultima frazione, nuovo sorpasso: Zandalasini e Sottana proseguono la propria straordinaria partita riuscendo a trascinare le proprie compagne con delle triple fondamentali per il recupero. Nei secondi finali le due squadre soffrono la pressione con la stessa Sottana che cestina le due opportunità dalla lunetta. L’Ungheria, sotto di un solo punto, spreca clamorosamente l’ultimo possesso concedendo palla all’Italia. Lacrime di gioia, obiettivo centrato: ma la strada europea non è finita qui.