Europei femminili 2017

Basket, Europei femminili 2017: l’Italia si arrende al Belgio e giocherà lo spareggio mondiale

Nazionale italiana basket femminile - Foto FIP

L’Italia di basket femminile esce sconfitta dal proprio quarto di finale degli Europei 2017 in programma in Repubblica Ceca contro il Belgio con il punteggio di 66-79.

La rassegna continentale delle ragazze di Capobianco non finisce però qui visto che sfideranno nello spareggio Mondiale la perdente del quarto di finale tra Spagna e Lettonia per conquistare un importante posto nel Mondiale 2018 che si svolgerà in Spagna (IL PROGRAMMA DELLO SPAREGGIO DELL’ITALIA).

La partita delle azzurre si chiude con il parziale con cui si era chiuso il primo quarto, a dimostrazione di come le azzurre dopo lo sbandamento iniziale siano riuscite a tenere botta ad una squadra solida e preparata come il Belgio. Nel primo parziale, infatti, le giocatrici italiane non sono riuscite a mettere in mostra le loro migliori doti in difesa con Meesseman, Mestdagh e Wauters che sono riuscite a trovare diverse combinazioni che hanno fatto muovere la difesa. Il massimo vantaggio è stato di 16 punti con le azzurre che hanno aspettato che fosse Cecilia Zandalasini ad essere l’ago della bilancia, facendo girare poco la palla e costruendo degli attacchi poco manovrati.

Tutto altro atteggiamento quello avuto dall’Italia nel secondo quarto con una maggiore attenzione difesa e soprattutto una maggiore aggressività come voluto da coach Capobianco che ha chiesto alle sue giocatrici di cercare il contatto e di non lasciare tiri e penetrazioni facili a delle giocatrici che erano riuscite ad andare troppe volte a canestro. Nonostante la grandissima spinta azzurra con Crippa, che ha fatto vedere le sue capacità in attacco oltre alle enormi che ha in difesa, Ress, importante sotto entrambi i canestri, e Penna che ha saputo recuperare rimbalzi importanti nella fase centrale del secondo parziale. Due triple però, una di Vanloo e l’altra di Mestdagh tengono ampio il vantaggio delle avversarie con le azzurre che chiudono all’intervallo lungo con un vantaggio di 13 punti (33-46).

Il terzo quarto è la dimostrazione del talento e della grinta della nazionale azzurra che grazie ad una incredibile Zandalasini, sempre più protagonista nonostante la giovane età, e una Giorgia Sottana ritrovata, 0 punti per lei nel primo tempo e ben 17 nel secondo, si riporta piano piano sotto con il Belgio che subisce un po’ l’aggressività azzurra e non riesce ad essere incisiva come nei primi due parziali. Con una serie di giochi da tre punti, canestro + tiro libero, l’Italia si riporta sotto nel punteggio e può tornare a sperare in un risultato che sarebbe stato di una portata incredibile. Terzo quarto che si chiude con l’Italia sotto di soli 2 punti e con un parziale di 22-11 (55-57).

L’inizio del quarto parziale però spegne le speranze azzurre con il Belgio che mette a segno nel giro di 50 secondi due canestri da due punti senza grande opposizione delle azzurre che vengono sorprese prima da Meesseman, davvero imprendibile quest’oggi, e, poi, Delaere. Il parziale a favore del Belgio diventa di 8-0 al 4′ dall’inizio dell’ultimo quarto con le azzurre che sembrano tornate quelle di inizio match un po’ disattente ma soprattutto con Meesseman e Wauters che continuano a creare problemi sotto canestro. I primi punti dell’Italia arrivano a 5 minuti dalla fine del match grazie ad una Sottana che ci ha creduto fino alla fine come anche Zandalasini che mette ancora a segno un gioco da tre punti (canestro+tiro libero) e un altro canestro da due punti. La squadra belga però si è ritrovata e non permette più alle azzurre di manovrare bene in attacco chiudendo le linee di passaggio.

Match che si chiude con il punteggio di 66-79 e che punisce forse troppo una squadra azzurra che ha continuato a crederci e a giocare anche nei momenti più difficili. Un cuore immenso quello delle ragazze di Capobianco che sono chiamate ad un’altra grande partita nello spareggio che potrebbe voler dire qualificazione ai Mondiali 2018 in programma in Spagna.

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