Santo Stefano amaro per l’Olimpia Milano che in un Forum sold out perde 83-84 contro l’Olympiacos nell’ultima partita di EuroLeague del 2024, la prima della seconda metà della regular season. E se per l’EA7 è il terzo passo falso consecutivo, quella in terra italiana è la terza vittoria di fila per la formazione greca, che aggancia il Monaco. In evidenza Vezenkov e Fournier che mettono a referto rispettivamente 21 e 18 punti. Mirotic (16 punti), Shields (15 punti) e Bolmaro (14 punti) sono i migliori nelle fila di Milano che dovrà fare ora i conti con una doppia trasferta: domenica in campionato la sfida con Treviso, il 2 gennaio Olimpia di scena all’Astroballe contro l’Asvel.
IL RACCONTO DELLA GARA
Serata positiva dall’arco per Milano che fa registrare un 52.4% al tiro da tre. Pronti, via ed è Mannion a regalare il +3 (5-2) a Milano dalla lunga distanza, poi è Leday a realizzare il canestro da 3 che ristabilisce il vantaggio (8-6) dei padroni di casa. La formazione turca si ferma ad un 9/29 da tre, ma il talento non manca. L’ex MVP di Eurolega Sasha Vezenkov accorcia con la tripla del -1 (10-9), ma la risposta è affidata a Shields (13-9) dall’angolo. Il primo quarto si chiude sul 19-19, frutto di un lavoro efficace in lunetta di Dimitrijevic. Milano parte a razzo nel secondo quarto. Prima Mirotic non sbaglia i due liberi, poi è Tonut a realizzare la tripla che precede il canestro del +7 di Causeur. Il time out di coach Bartzokas serve piuttosto per ricaricare le pile di Vezenkov che in pochi istanti trova 5 punti (30-26). L’Olimpia torna a gonfiare il tabellino da tre punti con Causeur (35-28), ma un calo di concentrazione permette all’Olympiacos di andare all’intervallo in vantaggio. A confezionare la rimonta sono Williams-Goss in lunetta (40-36), poi Vildoza con la tripla del -1 e infine il canestro di Peters (40-41).
Ad inizio terzo quarto l’Olimpia ha la forza di rimettersi avanti nel punteggio con la bomba di Shields (48-45) ma l’Olympiacos trova la sua miglior ripresa al tiro da tre (4 su 7) e riesce a riprendersi il vantaggio. Milano pareggia il conto due volte (56-56 e 58-58) e ad inizio dell’ultimo quarto effettua anche il sorpasso (66-65) con le triple di Dimitrijevic e Ricci, ma la reazione dei greci ancora una volta è puntuale. Nonostante l’assenza di Nikola Milutinov, miglior rimbalzista d’attacco della competizione, la formazione ospite domina anche su quel fondamentale (0-4 nell’ultimo quarto, 2-8 in totale) e sale sul +6. Gli ultimi a smettere di crederci sono Shields, Mirotic e Bolmaro, ma Milano gestisce male l’ultimo possesso sotto di un punto. Una beffa doppia visto come è maturato il passo falso col Bayern Monaco, anche in quel caso di misura e con l’ultimo tiro decisivo. Finisce 83-84. Nel prossimo turno l’Olympiacos sfiderà il Zalgiris.
LE DICHIARAZIONI DI ETTORE MESSINA – “Complimenti a loro. E’ stata una partita giocata alla pari, in cui siamo andati vicinissimi a vincere, contro una seria candidata alle Final Four di questa EuroLeague. Questo è l’aspetto positivo della serata. Tutti parleranno adesso dell’ultimo possesso, ma ci sono state tante piccole cose che avremmo potuto fare meglio per vincere questa partita. Quando perdiamo partite che potevamo vincere di solito il problema è che manchiamo di lucidità, qualche volta per inesperienza, gioventù, forse perché siamo molto nuovi e dobbiamo ancora lavorarci. Non parlo solo di attacco ma anche di difesa. Ad esempio nel quarto periodo quando loro hanno preso sei punti di vantaggio noi abbiamo sempre risposto ma in difesa ci sono state tante cose che potevamo fare meglio di come le abbiamo fatte. Devo dire che in sei anni non ho mai menzionato l’arbitraggio di una partita. Mai. Adesso svelto un episodio della partita della scorsa settimana con il Bayern. Ad un certo punto, avevano dato un pallone a noi e il Coach Herbert ha chiesto il challenge. Ma Mirotic, per dire che ragazzo sia, quanta classe abbia, è intervenuto e ha detto agli arbitri di non fargli usare il challenge perché l’aveva toccata lui ed era rimessa Bayern. Oggi una persona come Mirotic è stata trattata come l’ultimo dei rookie fino a quando non ha perso la testa. E noi come squadra e come club sia stati trattati come gli ultimi arrivati”.