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Il bivio temporale per decidere se mandare tutto a monte o spingere in qualche modo avanti quel che resta dello spettacolo della stagione attuale era fissato per domenica 24 maggio. Il probabile e scusabile ritardo di un giorno, se la fumata di qualsiasi colore arriverà lunedì 25, non cambierà la sostanza: per EuroLega (Olimpia Milano) e EuroCup (Virtus Bologna e Reyer Venezia) è arrivato il momento della verità. Non sarà, a quanto pare, una decisione imposta dall’alto: il commissioner Bertomeu interverrà solo in caso di parità, raggiungibile esclusivamente con una, tre o cinque astensioni, nella votazione tra gli undici club con licenza pluriennale. Il dado verrà tratto dalla maggioranza delle volontà espresse da Ax Armani Exchange Milano, Real Madrid, Barcellona, Efes Istanbul, Fenerbahce, Maccabi Tel Aviv, Cska Mosca, Baskonia Vitoria, Zalgiris Kaunas, Panathinaikos Atene e Olympiacos Pireo. Gli exit poll della vigilia danno leggermente in vantaggio il fronte del no alla ripresa: le sorprese, però, possono sempre essere dietro l’angolo, anche perché la votazione avverrà solo dopo l’illustrazione del piano e del protocollo per giocare in sicurezza.
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Passasse la linea del sì, con fasi finali di EuroLega dal 4 al 26 luglio, ci sarebbe anche da selezionare la sede unica per le 54 partite di regular season rimanenti e le successive Final Eight a eliminazione diretta: Belgrado e l’accoppiata composta da Kaunas e Vilnius, le candidature pervenute finora. Stesso discorso anche per l’EuroCup, eventualmente scalettata dal 4 al 17 luglio, già arrivata ai quarti con gli incroci Segafredo Bologna – Monaco e Umana Venezia – Malaga. Se i grandi club elettori dovessero decretare la fine dei giochi e l’arrivederci alla prossima stagione, si complicherebbe non poco la caccia della Virtus Bologna a un seggio nella prossima EuroLega: l’orientamento di EuroLeague Basketball sarebbe la conferma delle stesse 18 squadre attuali. Solo in caso di qualche defezione, la Segafredo ritornerebbe in gioco per una wild card.
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