L’Olimpia Milano spreca diciannove punti di vantaggio e viene rimontata a Istanbul dall’Efes in Eurolega, uscendo sconfitta per 90-86. Come in una sorta di legge del contrappasso, l’EA7 di Repesa paga con gli interessi il recupero da -25 della scorsa settimana contro un’altra formazione turca, il Darussafaka, compromettendo in maniera quasi irreversibile la già complessa rincorsa ai playoff. A otto giornate dal termine della regular season, infatti, scivola a quattro vittorie di distanza proprio dall’Efes.
C’è grande rimpianto e scoramento negli occhi dei giocatori che escono abbattuti dall’Abdi Ipekci, parquet che resta stregato (undici sconfitte consecutive nel nuovo millennio). Milano domina il primo tempo (scappa subito 10-0) ma nella ripresa appare senza benzina e si lascia rimontare triple di Honeycutt (16 punti), Heurtel (15) e Granger (12): sul 74-74 pare avere un moto d’orgoglio e piazza un parziale di 7-0 che sembra decisivo. Non lo sarà. L’Efes risponde con un 13-4, marchiato da una poderosa schiacciata di Balbay, che la porta in testa per la prima volta a 2′ dalla fine. I tentativi di Milano di recuperare si infrangono sulla stoppata di Dunston su Sanders (18) e sul miracoloso rimbalzo offensivo dell’mvp delle ultime finali scudetto, annullato da un piede sulla linea di fondo. La matematica non condanna ancora l’EA7, ma oggettivamente servirebbe un vero e proprio miracolo sportivo.