Il coach dell’Olimpia Milano, Ettore Messina, ha commentato al sito ufficiale della squadra la convincente vittoria in Eurolega ottenuta contro il Maccabi, ecco le sue parole: “È stata una bella vittoria in una giornata che ha dimostrato quanto sia difficile vincere in EuroLeague. Ovviamente, abbiamo giocato un primo tempo di alto livello, abbiamo conquistato un largo vantaggio che non avevamo mai avuto in questa stagione e non l’abbiamo gestito benissimo. Nella ripresa siamo entrati in campo un po’ molli, ma la difesa non è mai venuta meno e ogni volta che abbiamo mosso la palla abbiamo costruito buoni tiri. Sono molto contento per Dinos Mitoglou che ha mostrato il suo potenziale, sono molto contento per la prova di Malcolm Delaney soprattutto in difesa sul loro giocatore più pericoloso. L’ha fatto con l’aiuto della squadra ma è stata una grande prova difensiva la sua. Adesso continuiamo a lavorare e ci prepariamo alla prossima partita che sarà difficile. Mi piace molto quando i giocatori mostrano il loro spirito, quando combattono in difesa e lo fanno con coesione, perché è testimone di un’identità che si sta creando ed è molto buona. Quando tieni sotto media un giocatore come Wilbekin le responsabilità sono da dividere. Giocatori come lui sono chiamati ogni sera a giocare ai massimi livelli e qualche volta capita che non succeda. Questo non toglie nulla al loro status. Sicuramente noi abbiamo fatto bene, abbiamo difeso il pick and roll in modo eccellente per gran parte della gara, ma non era la sua miglior serata”.
Messina ha poi parlato dei singoli, soprattutto Delaney e Hines: “Delaney? Anche in attacco soprattutto nel primo tempo ha avuto ritmo, ha trovato i suoi tiri, come aveva fatto anche a Vitoria. Nel secondo tempo è andato meno bene, probabilmente ha pagato la stanchezza del grande sacrificio difensivo. Spero continui così. Hines? Ho letto che ha parlato di ultima stagione, ma gli ho subito mendato un messaggio, gli ho detto di non scherzare. Non so per quanti anni possa andare avanti, finché vuole probabilmente, è una delle pietre angolari della squadra, un idolo per la tifoseria, la sua conoscenza del gioco è estrema, la sua fisicità non manca mai. Quando sarà il momento parleremo con lui, ma in realtà gli parlo tutti i giorni. Non vedo il problema”.
Il tecnico di Milano ha poi parlato della partita con l’Efes: “E’ una situazione anomala, ma è bello poterla giocare senza preoccuparci del loro stato di forma, di come verranno qui. Nel giro di un anno siamo diventati una squadra che ha fatto le Final Four e si è guadagnata il diritto di affrontare faccia a faccia i Campioni d’Europa senza preoccupazioni. Quindi ci giochiamo questa partita con orgoglio”.