Sconfitta interna per la Virtus Bologna, che cede alla Virtus Segafredo Arena contro la capolista Real Madrid per 89-74 nella 29esima giornata di Eurolega. I Blancos tornano al successo nella massima competizione europea dopo tre sconfitte consecutive, e mantengono così un solido margine di tre gare sul Barcellona secondo. Più complicata invece la situazione delle V nere, che sono invischiate nella bagarre per un posto tra play-off e play-in insieme ad altre 7 squadre. La formazione di Banchi comunque ci ha provato fino in fondo, pagando però le scarse percentuali da tre punti (4/17).
LA CRONACA – Partenza a razzo dei madrileni, che in men che non si dica sono già in doppia cifra di vantaggio, sfruttando anche il brutto inizio dei padroni di casa. L’ingresso di Dunston scuote la Virtus, che riesce a riportarsi sotto, ma la tripla sulla sirena di Deck restituisce 8 punti di vantaggio agli ospiti a fine primo quarto. Nel secondo quarto il Real continua a macinare in attacco, mentre Bologna non riesce quasi mai a trovare la via del canestro dalla lunga distanza. Un sussulto di Cordinier e Zizic però riporta i felsinei sul -7, ma ancora una volta arriva un buzzer beater da tre, questa volta del solito Llull, e il Real va al riposo a +13 sul 44-31. Nella ripresa il copione non cambia, con la squadra di Mateo che tiene sempre a debita distanza i bianconeri, e anzi allunga sfruttando un paio di triple di pregevole fattura di Yabusele.
Nel finale di quarto per la Virtus riaccende la fiammella della speranza con Cordinier, che in penetrazione riporta a -9 i suoi. A inizio quarto quarto prosegue il momento favorevole di Bologna, e ancora l’esterno francese va dentro e regala il nuovo -7, ma Hezonja, dopo una gara sotto tono, risponde da campione e infila due bombe che ricacciano indietro la formazione di Banchi, spegnendo l’entusiasmo del pubblico virtussino. I padroni di casa però non si arrendono, e trovano due triple in fila con Mickey e Dobric che riducono nuovamente a 7 punti lo scarto. Il lungo ex di turno fa la voce grossa nel pitturato e porta il gap a soli 5 punti, ma è l’ultimo sussulto della Virtus: dall’altra parte infatti prima Campazzo e poi Poirier chiudono i conti fino al definitivo 88-73.