La AX Armani Exchange Olimpia Milano batte 82-83 il Baskonia Vitoria Gasteiz nel 19° turno dell’Eurolega in una partita che definire “pazza” sarebbe riduttivo. Milano aveva assolutamente bisogno di una vittoria in Eurolega, sia per dare un segnale di risveglio dopo le ultime prestazioni sia per continuare a credere nella qualificazione ai Playoff, che restano comunque ancora lontani ma nei quali dopo questa vittoria è ancora lecito sperare. Prestazione superlativa dell’Olimpia per ¾ di gara, in cui si è visto un gioco corale che ha evidenziato la capacità difensiva ed organizzativa di questa squadra. Calo evidente nell’ultimo quarto, in cui è venuto fuori il carattere di Jordan Theodore, che è riuscito a tenere a galla la squadra che stava subendo un parziale incredibile, e non in senso positivo. Buona nel complesso la prova di Milano, ma va rivista la gestione delle forze sul lungo periodo.
L’inizio di partita per Milano è tutt’altro che positivo. In pochi minuti gli uomini di Pianigiani subiscono un parziale veramente severo di 11-5, troppo spazio viene lasciato ai giocatori della squadra spagnola, che entrano nella difesa dell’Olimpia come il coltello nel burro. Ma a preoccupare è soprattutto la fase offensiva, che nei primi minuti è troppo sterile, con poche giocate rilevanti da parte degli interpreti che invece dovrebbero far scattare la scintilla. La soluzione si presenta però abbastanza presto. La scintilla che fa girare il quarto viene da Vladimir Micov, che con due triple consecutive ridà linfa al possesso di Milano, che adesso si permette anche di fuggire grazie alle altre triple di Theodore e Goudelock. Un +3 (19-22) che regala ai tifosi dell’Olimpia un sospiro di sollievo visti i primi minuti.
Nel secondo quarto l’azione perde un po di vivacità da entrambe le parti. Sia l’Olimpi che il Baskonia abbassano i ritmi di gioco e si comincia ad assistere ad un gioco più simile ad una guerra di posizione che di movimento. Merito soprattutto della difesa di entrambe le squadre. Parziali degni di nota non se vedono per quasi nove minuti, fino a quando la difesa di Milano riesce ad intercettare un paio di palloni che sfruttano benissimo con due triple, una di Goudelock e una Kuzminskas, ed un canestro di quest’ultimo che proiettano l’Olimpia al +9 che presto diventa +11 (36-47), vantaggio con cui si chiude il primo tempo. Una buona Milano fino a qui, che ha saputo tenere testa al Baskonia, forse ancora frastornata dal recupero subito nel primo periodo.
Il vantaggio accumulato fin qui mette tranquillità all’Olimpia, che è brava tuttavia a non farsi prendere dalla frenesia, riuscendo a resistere sia alla tentazione di tentare un improbabile allungo illudendosi di poterla già chiudere sia evitando di appoggiarsi sugli allori lasciando tempo e spazio al Baskonia. La conseguenza diretta è che Milano rimane concentrata, facendo di fatto quello che aveva fatto anche nel secondo quarto, giocare d’astuzia coprendo in difesa per poi andare a sfruttare i buchi del Baskonia per colpire, senza disdegnare il tentativo da fuori area. La tattica si rivela per lungo tempo vincente. Certo Milano così facendo rinuncia di fatto all’allungo, ma sufficienti punti ci sono tra le due squadre per non mettere ansia agli uomini di Pianigiani. Il risultato è il +9 (56-65) con cui si chiude il terzo periodo, un punteggio che non mette l’Olimpia al sicuro ma che permette di guardare al finale di gara con un grado di preoccupazione in meno rispetto all’avversario.
Milano regge bene la prima metà del periodo conclusivo, gestendo bene quelle che sono le proprie risorse e quelle dell’avversario. Il Baskonia ne ha visivamente di più, ma sembra essere guidata più dall’agonismo che da un vero schema di gioco. Al contrario Milano continua con la sua performance corale, mettendo tantissima energia nella pressione difensiva. Non è facile in tal senso neanche individuare un vero trascinatore, perché il lavoro è letteralmente di squadra. Quando mancano poco più di quattro minuti però il Baskonia torna a farsi sentire pericolosamente vicino, grazie ad una serie di centri che riporta gli spagnoli a sole 6 lunghezze dall’Olimpia (68-74). È il momento di maggiore sofferenza per la squadra di Piangiiani, che di colpo sembra crollare quando si arriva al 75-76, il palazzetto diventa una vera bolgia e si assiste anche ad una vera “battaglia” di cori tra i tifosi italiani e quelli spagnoli, con entrambe le compagini perfettamente consapevoli di quanto sia importante tenere botta soprattutto a livello mentale. Tutto questo non basta però ad evitare l’aggancio da parte del Baskonia, che arriva sul 77-77. Pesante il parziale dell’ultimo quarto per Milano, che al momento del pareggio è sotto per 21-12 nel periodo, merito soprattutto della squadra spagnola che negli ultimi minuti è salita decisamente di livello. Il finale è di quelli da paura, Theodore prima trova il punto del 80-81 al quale risponde Beubois 82-81 ed infine l’ultima definitiva replica dello stesso Theodore per l’82-83 che chiude i giochi. Vince Milano una partita incredibile che stava scorrendo via facile ma che si è infiammata come spesso accade nell’ultimo quarto.
BASKONIA VITORIA GASTEIZ – OLIMPIA MILANO 82-83 (19-22; 17-25; 20-18; 26-18)
BASKONIA: Shenghelia 17, Granger 15, Beaubois 13, Voigtmann 10, Poirier 7, Timma 6, Jones 5, Vildoza 4, Janning 3, Huertas 2
OLIMPIA MILANO: Theodore 16, Goudelock 16, Gudaitis 12, Kuzminskas 10, Micov 9, Bertans 7, Tarczewski 6, Jerrels 5, Kalnietis 2