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Trento vince la partita più bella della sua stagione e lo fa alla Sibur Arena di San Pietroburgo. Nell’ottava giornata di regular season di Eurocup, la Dolomiti Energia ha vinto in rimonta all’overtime contro lo Zenit con il punteggio di 99-102. Un successo insperato per i ragazzi di Buscaglia che nei primi venti minuti hanno vissuto le stesse difficoltà della gara d’andata. La banda di coach Vasily Karasev alla pausa lunga sembrava aver messo in ghiaccio la contesa con un vantaggio di 22 lunghezze. Trento fino a quel momento aveva sofferto in particolar modo sotto il ferro cedendo nella lotta a rimbalzo e concedendo canestri facili ai lunghi dello Zenit.
Nella ripresa cambia faccia la sfida, migliora l’intensità difensiva e in attacco Trento trova Aaron Craft che dopo aver chiuso a secco la prima parte del match si prende sulle spalle la squadra insieme a Beto Gomes. A poco più di 2′ dal termine Trento va sotto la doppia cifra di passivo e agguanterà un insperato overtime. Anche nella frazione extra, gli italiani inseguono prima di risolverla nel finale in maniera rocambolesca,
CRONACA – Buscaglia punta su quintetto lungo con Pascolo schierato da tre, inoltre il tecnico orfano di Jovanovic dà fiducia dall’inizio a Luca Lechthaler. I padroni di casa iniziano con le triple di Simonovic e Karasev che vengono intervallate da due di Pascolo (6-2). I russi hanno più verve in avvio, Reynolds sfida in velocità e batte la difesa di Trento per due volte. Al primo time-out di Buscaglia, la Dolomiti Energia insegue di otto lunghezze (10-2). In uscita dalla pausa Trushkin firma la doppia cifra di vantaggio dei suoi (13-2) mentre litiga con il canestro la compagine italiana che nei primi 5′ di serata tira dal campo con 2/9. Trento riprende fiducia ed entra in partita con due fiammate di Mian che valgono il -7 (19-12). Questo però non basta dato che in difesa i bianconeri continuano a soffrire, specialmente sotto il ferro dove si soffre l’assenza di Jovanovic. Nel finale di periodo in particolar modo sono troppi i punti facili concessi nel pitturato ai lunghi dello Zenit. Alla prima sirena sono dieci punti a separare le compagini (26-16).Â
All’alba della nuova frazione le difese sono disattente e nel primo minuto e mezzo arrivano due canestri per parte (30-20). L’Aquila prova ad aumentare l’attenzione nella difesa sotto il ferro ma questo favorisce le soluzioni dal perimetro dei russi che dopo aver tirato bene nella prima frazione arricchiscono il loro bottino con le marcature di Karasev, Scrubb e Voronov (41-26). Non solo colpe di Trento, ma anche meriti dello Zenit che tira con percentuali importanti riuscendo ad annullare ogni minimo tentativo di replica dei rivali. Da segnalare anche il dominio a rimbalzo della squadra di Karasev che a più riprese riesce a garantirsi extra possessi (alla pausa lunga il conto dei rimbalzi sarà di 21-8 per la compagine di San Pietroburgo). All’intervallo lo Zenit tocca il massimo vantaggio a quota ventidue (52-30). Oltre alle lacune offensive per Trento pesano le prove anonime di Marble e Craft, il primo torna negli spogliatoi con due punti, il secondo a secco.
Al rientro sul parquet, il primo squillo è di Trento che grazie alla tripla di Mian torna sotto le venti lunghezze di ritardo (52-33). La Dolomiti ricuce a -13 con parziale favorevole di 2-11 che coincide con i primi tre punti di serata di Craft (54-41). Reagisce subito lo Zenit che non vuole bruciare al vento il gap accumulato nei primi venti minuti, ma a sua volta Trento trova più continuità offensiva. Coach Karasev ricorre a due time-out in pochi minuti per assicurarsi che i suoi non mollino le redini della contesa. Con un break di 7-0 i locali tornano a +19 (69-50) e successivamente imboccano il quarto finale con un vantaggio di diciassette lunghezze (71-54).Â
Beto Gomes con cinque punti è il protagonista delle prime battute del periodo conclusivo (75-59), ma è impeccabile lo Zenit che replica colpo su colpo. Il divario resta costante per un po’ e ragazzi di Buscaglia sembrano pronti ad una facile resa. Invece con il picco offensivo coincide anche quello difensivo per i bianconeri che nei cinque minuti finali rosicchiano punti riuscendo a portare il proprio ritardo prima sotto la doppia cifra e poi ad un solo possesso (89-86). A 19” arrivano i passi di Reynolds che butta il possesso permettendo a Buscaglia di chiamare il time-out prima del possesso che potrebbe valere il pareggio. Dall’angolo è Beto Gomes a segnare la tripla della parità  (89-89). Karasev sbaglia il tiro finale e si va così all’overtime cosa impensabile all’intervallo.
L’overtime inizia con la tripla di Trushkin (92-89), replica Gomes con l’appoggio a canestro (92-91). Dopo una serie di errori, è la fiammata di Voronov a dare due possessi di margine allo Zenit (95-91). Con 2’12” da giocare Buscaglia chiama il time-out e rientra subito grazie alla tripla di Mian (95-94). Nel minuto finale Flaccadori dalla lunetta firma il sorpasso e regala ai suoi il primo vantaggio di serata (97-98). Karasev firma il contro sorpasso dalla linea della carità  (99-98). Il match però viene deciso in un attimo dalla canestro dal palleggio di Craft e dalla rubata di Flaccadori sulla rimessa. Il risultato finale è 99-102.
ZENIT SAN PIETROBURGO-DOLOMITI ENERGIA TRENTO 99-102 OT (26-16; 26-14; 19-24; 18-35; 10-13)
ZENIT: Reynolds 8, Karasev 20, Pushkov N.E, Trushkin 14, Voronov 18, Simonovic 5, Panin 7, Uthoff 2, Scrubb 16, Valiev 9
TRENTO: Marble 4, Pascolo 16, Mian 14, Forray 5, Flaccadori 16, Craft 17, Mezzanotte 0, Gomes 28, Kitsing N.E, Lechthaler 2