DALL’INVIATO A FIRENZE
“La vittoria della coppa è importante per i giocatori e la società. Abbiamo visto come il gruppo stia bene insieme ed è una cosa fondamentale che spesso ti porta a raggiungere risultati oltre le aspettative. Dopo l’eliminazione di Milano e Venezia tutte le semifinaliste pensavano di avere una chance, i risultati però poi bisogna raggiungerli senza guardare chi c’è e chi no. Finalmente la Vanoli ha un trofeo da mettere in bacheca“. queste sono le prime parole di Meo Sacchetti che vince la terza Coppa Italia nella sua carriera d’allenatore. Il tecnico ha portato al trionfo la Vanoli Cremona per la prima volta nella sua storia nella finale contro Brindisi.
“Ho detto ai ragazzi di divertirsi perché la pallacanestro nasce come un gioco e dobbiamo riscoprirlo. Per avere il fuoco dentro bisogna avere leggerezza mentale – prosegue così Sacchetti che poi si sbilancia sui singoli – Ruzzier ha fatto cose buonissime. Gli ha fatto bene la vicinanza di Diener. Ricci è una ragazzo splendido che chiunque vorrebbe come figlio. Comunque questa coppa è del gruppo e quando ci sono le occasioni bisogna essere bravi a prenderle“.
