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La Serbia domina l’Italia nella seconda giornata del Torneo dell’Acropolis 2019. Ad Atene la formazione allenata da coach Meo Sacchetti riesce a rimanere in partita per un solo tempo subendo un distacco finale di oltre trenta punti (64-96). Evidenti paiono le difficoltà in attacco della nostra Nazionale, che trova 16 punti da un intermittente Belinelli.
LA CRONACA – Belinelli parte male al tiro sbagliando i primi tiri della sua partita, senza perdere, però, la convinzione. Quando riesce a scaldarsi mettendone cinque in fila l’Italia è persino avanti dopo sette minuti di partita (10-9). L’approccio pigro della Serbia favorisce gli azzurri, apparsi in ogni caso più motivati rispetto alla sfida di ieri contro la Grecia: il primo quarto dice Italia avanti di uno (15-14).
L’ottimo impatto dalla panchina di Alessandro Gentile è una delle note liete che Sacchetti si porta via dal test match contro la Grecia, anche se con l’accoppiamento Jokic/Tessitori la Serbia riesce inevitabilmente a strappare (20-27). Poco prima dell’intervallo lungo, i balcanici aprono un parziale di otto a zero che li porta negli spogliatoi a massimo vantaggio (32-45).
LA RIPRESA – Al rientro Bogdanovic viene abbandonato, colpevolmente, per ben due volte consecutive dall’arco dei 6.75 metri. Il risultato è inevitabile: sei punti in fila subiti (39-56). La Serbia, come preventivato, inizia a dominare in lungo e largo con uno Jokic che sceglie di giocare sul serio trascinando a più venti i suoi prima dei dieci minuti finali (49-69).
Nel quarto periodo le motivazioni in campo latitano: la Serbia ottiene un’agevole vittoria, pur senza aver messo in campo un agonismo esasperato. Per vedere una versione maggiormente competitiva dell’Italia si attendono gli assenti Datome, Gallinari e Hackett.
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