Stefano Tonut, Reyer Venezia 2018-2019 - Foto "championsleague.basketball"
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La Reyer Venezia è la prima semifinalista della Supercoppa 2021 di Basket. I ragazzi di De Raffaele, dopo aver dominato il girone A con quattro vittorie, si sbarazzano nei quarti di finale anche di Pesaro, direttamente ammessa alle Final Eight in virtù della finale raggiunta alla scorsa Coppa Italia. Alla fine il punteggio è di 83-51 per i lagunari, che ora in semifinale se la vedranno contro una tra Brindisi e Sassari (secondo quarto di finale di giornata in programma alle ore 15). Sugli scudi per i veneti Sanders (20 punti e miglior realizzatore della partita). In doppia cifra anche Michele Vitali (12) e Daye (10). Bene anche il centro lituano Echodas (9) e Denicolao (6 assist). Per i padroni di casa, invece, si salva solo Camara con 5 punti ed 11 rimbalzi (19 di valutazione).
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LA PARTITA – Venezia inizia a mettere le cose in chiaro già dal primo quarto, chiuso con un vantaggio di +9 (11-20). I due fattori per i lagunari sono i nuovi acquisti ovvero Martynas Echodas e Michele Vitali. Il primo chiude i primi 10′ con un bellissimo 3/4 da due punti mentre il secondo piazza due triple fondamentali che contribuiscono a mantenere gli avversari a debita distanza. Pesaro fatica tremendamente a segnare. I veri problemi, tuttavia, arrivano nel secondo quarto. Qui, infatti, Venezia mette in mostra tutta la sua maggior tecnica nonchè profondità di rosa. I lagunari banchettano sotto canestro ed arrivano all’intervallo addirittura sul + 31 (14-45). C’è gloria per quasi tutti gli uomini di De Raffaele: da Daye a Tonut, da Sanders a De Nicolao.
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Impietosa la percentuale al tiro per gli uomini di casa nel primo tempo (circa il 18%). Ad inizio ripresa Pesaro prova ad alzare leggermente la testa e ad alzare le proprie percentuali. La Reyer, però, riprende subito in mano le redini della partita e dopo un mini parziale di 9-3 per i padroni di casa inizia nuovamente a macinare. L’uomo in più per la Reyer è certamente Sanders insieme a Tonut e Michele Vitali. Sale in cattedra anche Austin Daye, che sciorina qualche lampo della sua immensa classe. Praticamente ininfluente l’ultimo periodo, che serve solamente per puntellare lo score finale. Venezia lancia un chiaro messaggio a tutte le altre pretendenti.
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