Il Saski Baskonia da due decenni è uno dei club di punta della pallacanestro iberica ed europea. La storia della società basca inizia nel 1952 con il nome di Club Deportivo Vasconia e debutta nel derby contro il Deportivo Alaves perdendo 12-35, in quella stagione arriveranno solo sconfitte per la squadra che come molte altre della zona al tempo impiegava solo atleti baschi. In questi anni la società resta relegata in ambienti modesti e festeggia nel 1969 l’approdo in terza divisione tramite la vittoria nel campionato provinciale. La realtà cresce prima con l’arrivo di Pepe Laso che con l’esperienza accumulata al Real Madrid ed un ottimo staff, proietta i baschi ad una nuova mentalità. Nel 1980-1981 con la formazione dell’ACB la squadra rientra nella massima serie iberica, nel frattempo la v era stata sostituita da una b cambiando il nome in Club Deportivo Basconia.
In questo periodo arrivano i primi sponsor, Schweppes prima e Caja de Alava poi, per il team che nella stagione 1984-1985 vince la Copa de la Asociación, competizione riservata alle eliminate nei primi due turni di playoff e che metteva in palio un pass europeo. La prima esperienza internazionale in Coppa Korac si chiude però al preliminare contro l’Asvel dopo aver vinto il turno preliminare contro gli olandesi del Super Cracks Werkendam. Nel 1987 la squadra diventa il Club Deportivo Saski-Baskonia e con l’ingresso dello storico sponsor TAU Ceramica si consolida ad alto livello, per esempio la stagione 1991/1992 culmina con la semifinale Playoff in Spagna ed i quarti di finale in Coppa Korac, sconfitta contro Cantù. Un paio di stagioni dopo arrivano le sconfitte nelle finali di Copa del Rey ed in Coppa Europa, ma nei due anni successivi si rifanno vincendo prima l’edizione 1994/1995 della coppa nazionale e successivamente la Coppa Europa (dopo le due finali perse contro Olimpia Lubiana e Treviso).
La stagione 1997/1998 potrebbe essere quella della grande gioia, con 27 vittorie e sole 7 sconfitte il Baskonia chiude la regular season in vetta. Ai Playoff liquidate Malaga e Barcellona per 3-0, ma in finale arriva la resa per 3-1 contro il Manresa. L’anno dopo con la partecipazione alla Coppa Campioni il Baskonia spicca definitivamente il volo e qualche anno dopo nella stagione 2000-2001 raggiunge la finale nella prima edizione dell’Eurolega. La squadra di Elmer Bennett, Victor Alexander ed un giovanissimo Luis Scola si rende autrice di una grande cavalcata che termina a gara-5 della finale contro la Virtus Bologna. L’anno successivo però arriva il riscatto nei confini nazionali, alla corte di coach Dusko Ivanovic si aggiungono la conoscenza italiana Hugo Sconochini e sopratutto Andres Nocioni. Dopo un quarto posto in Eurolega arriva la cavalcata playoff che con le vittorie su Valencia, Barcellona e Malaga vale il primo titolo nazionale dei baschi.
Nell’annata 2004-2005 il Baskonia torna in finale di Eurolega con una squadra ancor più stellare, a Scola infatti si aggiungono i nominativi di Prigioni, Calderon e Splitter, che non bastano però nel match di Mosca contro il Maccabi Tel-Aviv perso 90-78. Stagione 2007-2008 arriva il secondo titolo in ACB, il tecnico è Neven Spahija; in campo rispetto alla finale di Eurolega si aggiungono Teletovic e Planinic mentre Scola e Calderon sono già oltreoceano. Il terzo titolo arriva invece nella stagione 2009-2010 ed è ad oggi l’ultimo titolo conquistato dai baschi che negli anni citati hanno alzato anche 6 coppe del re e 4 supercoppe. Nell’ultimo decennio non sono arrivati titoli, ma non per questo è crollato il rango del Baskonia che resta uno dei modelli da seguire nel basket continentale.