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Dopo la debacle di gara-1 l’Olimpia Milano torna al successo in gara-2, imponendosi col punteggio di 95-83 sulla Betaland Capo D’Orlando. Per la squadra di Repesa, però, non è stata una passeggiata di salute contro un’avversaria che conferma la buona prova di due giorni fa e che sarà pericolosissima quando la serie si sposterà in Sicilia.
Ottimo avvio per l’Orlandina, che inizia con una palla rubata e con i due punti di Iannuzzi al termine di una splendida azione corale. L’Olimpia dal canto suo interpreta l’avvio decisamente meglio rispetto a gara-1; il dato che rispecchia il cambio di rotta è quello relativo alle palle perse, solo 2 alla fine del quarto, contro le 8 del primo incontro. Sono proprio i padroni di casa ad infilare il primo minibreak di serata portandosi sul +6 (19-13), ma dall’altra parte del campo c’è un Orlandina molto attenta che vuole impedire una fuga precoce degli avversari e si affida all’esperienza di Diener e Nicevic. A riportare il punteggio in parità sono la tripla di Ivanovic e i cinque punti di Berzins (21-21). Il 25 pari di fine periodo rispecchia perfettamente quello che si è visto in campo.
L’Olimpia riesce a prendere in parte il sopravvento nel secondo periodo di gioco e si porta sul +9 (42-33) grazie specialmente al netto predominio a rimbalzo (sono 11 quelli offensivi a metà gara). A fermare il piccolo momento no dei siciliani ci pensano, sempre dall’arco, Diener, Berzins e Tepic che riducono il margine a tre lunghezze (46-43). Poco prima della pausa lunga è la tripla di Simon che garantisce all’Olimpia di tornare in comfort zone a +6 (49-43).
Al rientro sul parquet Capo D’Orlando non accenna a diminuire il ritmo e resta in scia grazie una discreta precisione dai 6,75m. Appena si esauriscono le soluzioni dall’arco della Betaland, tuttavia, Milano trova il modo di portare il proprio vantaggio in doppia cifra (66-54), anche grazie al contributo di Hickman che interrompe il proprio digiuno in fase realizzativa e prende le redini del gioco. Quando la strada sembra in discesa, ecco che l’Orlandina piazza l’ennesimo colpo di reni e capitalizza gli ultimi possessi del terzo parziale, riaffacciandosi sul -5 (73-68).
In avvio di ultimo periodo la truppa di coach Di Carlo riesce a ridurre lo svantaggio a tre lunghezze (73-70), ma a Milano, nel momento più importante della serata, bastano una manciata di possessi proficui per il +9 (81-72). Nonostante ciò Capo D’Orlando non demorde e prova a rintuzzare in tutti i modi possibili i tentativi di fuga milanesi. Malgrado gli sforzi, tuttavia, sul finale arriva la resa dopo i colpi del k.o inflitti da Simon e Hickman dalla lunga distanza (93-81), quest’ultimo capace di realizzare 17 punti nella sola seconda metà di gara, dopo esser rimasto a secco nei primi due quarti.
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – BETALAND CAPO D’ORLANDO 95-83
MILANO: Mclean 5, Abass 2, Tarczewski 2, Hickman 17, Raduljica 7, Fontecchio 2, Macvan 10, Pascolo 15, Cinciarini 14, Cerella N.E, Simon 14, Kalnietis
CAPO D’ORLANDO: Tepic 12, Iannuzzi 6, Laquintana 6, Nicevic 7, Kikowski 8, Delas 8, Diener 13, Ivanovic 13, Galipò N.E, Donda N.E, Ihring N.E