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Basket, Serie A1 2018/2019 seconda giornata: Milano e Venezia prime della classe. Bologna lavora sul rilancio

Julyan Stone, Reyer Venezia 2018-2019 - Foto "championsleague.basketball"

Il campionato di Serie A1 2018/2019 è ancora in fase embrionale ma dopo la seconda giornata qualche indicazione è già arrivata. Quella più interessante riguarda Cremona che con il successo odierno si piazza in vetta insieme a Milano e Venezia. La compagine di Sacchetti ha fatto subito ricredere gli scettici e la vittoria su Avellino fa pensare che i lombardi possano puntare a qualcosa di più rispetto a una salvezza tranquilla. Incoraggiate anche l’inizio della Virtus Bologna che cede con onore ai campioni d’Italia e crea i presupposti per una buona stagione.

Il pomeriggio ha regalato le vittorie di Brescia e Sassari. I primi hanno spezzato la striscia di quattro sconfitte consecutive contro Reggio Emilia e i secondi hanno domato Varese che è costretta qualche passo indietro dopo un incoraggiante debutto. Il turno di campionato si era aperto invece con i primi due punti conquistati da Torino ai danni di Trieste mentre si è chiuso in serata al PalaDesio con Cantù che ha superato i vice campioni d’Italia dell’Aquila Trento nel posticipo. La compagine di Buscaglia dopo i primi due match stagionali resta dunque a secco in campionato

L’ANTICIPO – Il turno di campionato si è aperto con il successo ottenuto dalla Fiat Torino ai danni dell’Alma Trieste. I piemontesi si sono così rilanciati dopo una settimana complicata iniziata con il rientro di Larry Brown in patria per problemi medici e proseguita con una sconfitta inaspettata contro i montenegrini del Mornar Bar. Sotto la guida di Paolo Galbiati la Fiat ha conquistato i primi due punti battendo i giuliani in una serata che ha visto salire in cattedra Tony Carr (20 punti). Dello starting gli unici sottotono sono Mcadoo e Cotton (entrambi cinque punti) ma le loro difficoltà vengono mascherate dagli ingressi di Delfino e Poeta che hanno tenuto sugli scudi Torino quando Galbiati ha richiamato in panca Rudd e Carr. Dal punto di vista tattico la gara è stata gestita a dovere, con la zona di Trieste che è stata scardinata sin dalle battute. L’impressione è che il potenziale c’è ma per vedere Torino al massimo bisognerà aspettare. Inoltre si attendono novità sulla situazione di Larry Brown, il suo intervento è andato a buon fine ma il rientro in Italia è slittato ulteriormente per il coach che si sottoporrà ad ulteriori visite di controllo.

Seconda sconfitta invece per la neopromossa Trieste che al netto degli infortuni non ha ancora potuto mostrare pienamente il suo valore. Ad ogni modo la piazza importante e il cuore messo in campo da tutto l’organico sono due certezze che nell’arco di una stagione potranno fare la differenza in ottica salvezza. I giuliani orfani di Knox, Peric, Da Ros, Janelidze e Wright sono stati aggrappati per tre periodi al match prima di rimanere a secco di energie nel finale a causa delle rotazioni corte. In particolar modo Dalmasson ha dovuto abusare di Mosley sotto il ferro, l’ex Legnano non solo ha incontrato difficoltà ma ha accumulato sin da subito falli. Infine è da segnalare l’insufficiente apporto degli stranieri con il solo Strautins in grado di far la differenza sul parquet. Comunque di buono Dalmasson può raccogliere l’atteggiamento della sua squadra che ha dimostrato di poter far gara alla pari contro due compagini che puntano ai playoff in questa stagione. Le prossime settimane saranno fondamentali per recuperare giocatori e completare lo svezzamento nella massima serie.

MILANO FA SUO IL DERBY D’ITALIA – Al PalaDozza regala spettacolo il derby d’Italia. L’Olimpia Milano si conferma superiore ma la Virtus Bologna esce a testa alta e dà un segnale importante ai suoi tifosi per la nuova stagione. Decisivi i cinque minuti finali che hanno visto l’Olimpia cambiare passo per mettere la parola fine alla contesa.

Pianigiani può essere soddisfatto dell’impronta data al nuovo gruppo che riparte dalle certezze dell’anno passato ma con l’aggiunta di Mike James e Nemanja Nedovic. I due hanno già dimostrato di essere decisivi nel nostro paese, da vedere se potranno essere un fattore anche in Eurolega. Le prossima settimana con il doppio impegno europeo chiamerà l’organico Meneghino agli straordinari e starà a Pianigiani spalmare a dovere i minuti come fatto finora negli impegni di campionato dove sono stati fatti esperimenti e sono stati provati diversi quintetti.

BOLOGNA ESCE A TESTA ALTA – Sul fronte Virtus c’è poco da recriminare. La sconfitta contro i migliori della classe è arrivata al termine di un sfida a lungo in bilico. Sacripanti non poteva chiedere di più ai suoi ragazzi che già in settimana contro il Neptunas Klaipeda si sono resi protagonisti di una splendida rimonta. I bianconeri hanno giocato anche quest’oggi a viso aperto e prima di alzare bandiera bianca hanno replicato un paio di volte ai tentativi di fuga targati Mike James messi in atto dall’Olimpia. A fine serata Sacripanti definirà poi la prova dei suoi come la migliore della stagione appena cominciata ed elogerà la fase difensiva che è in crescita rispetto alle prime uscite. I segnali del nuovo corso delle V nere sono incoraggianti, unica incognita l’impegno europeo che in caso di risultati negativi potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.

CONFERMA VENEZIA – In estate si è parlato poco della Reyer che avendo confermato buona parte dell’organico non è stata troppo attiva sul fronte mercato. La linea della continuità in Italia spesso ha pagato negli ultimi anni ed infatti alla vigilia del campionato i lagunari si sono presentati come l’antagonista più accreditata dell’Olimpia Milano. I ragazzi di De Raffaele nelle prime tre uscite non ha deluso, bottino pieno in campionato e successo in FIBA Champions League. Nella giornata odierna netto il successo sul parquet di Pistoia che è maturato con una prova solida per quaranta minuti, cosa non scontata quando si parte con i favori dei pronostici. Inoltre si confermano molte le frecce nell’arco di De Raffaele che può permettersi di caricare di responsabilità la quasi totalità del roster. Anche Venezia aspetterà test più importanti per delineare gli obiettivi stagionali ma nel prossimo futuro i verdeoro sono chiamati a rispettare i pronostici contro Unet Holon e Pesaro.

VARESE RIMANDATA – Nel lunch match l’Openjobmetis Varese perde sul parquet del Palaserradimigni di Sassari. La squadra di Caja dopo il successo del debutto non è riuscita a replicare nella prima trasferta della stagione. I biancorossi hanno confermato i dubbi che avevano accompagnato la vittoria su Brescia. I nuovi meccanismi devono ancora ingranare e questo rende la squadra lombarda troppo dipendente dalle giocate di Aleksa Avramovic. L’andamento del serbo ha dettato il bello e il cattivo tempo di Varese che è rientrata in gara nel terzo periodo proprio quando le mani della guardia erano calde. Nel complesso Varese è stata troppo morbida in un pomeriggio che ha visto prove insufficienti da parte di Tayler Cain e Dominique Archie che dovrebbero essere insieme ad Avramovic i principali trascinatori della banda di Attilio Caja. Dalla panchina è mancata la scossa e sono arrivati otto punti totali (5 Ferrero, 3 Natali), delude soprattutto il nuovo Iannuzzi che sta trovando pochi minuti e poche giocate utili alla causa dei suoi. Il risultato odierno delude ma non cancella le potenzialità della squadra che una volta trovata la maturità potrebbe diventare insidiosa per molte formazioni del campionato.

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