Nel 27° turno della Serie A1 2017/2018 di basket l’Openjobmetis Varese batte la Virtus Bologna 69-71 e la Germani Basket Brescia supera l’Olimpia Milano 88-85. Due risultati sulla carta pronosticabili ma che nella realtà sono stati sudati e ottenuti solo grazie ad un enorme sforzo da parte dei vincitori: nel caso di Brescia c’è stato bisogno dei supplementari prima di potersi dichiarare vincitori. Partita a due facce quella di Bologna, che dopo un buon avvio non ha saputo mantenere costante il livello cedendo alle forze fresche e meglio gestite di Varese, che è uscita alla distanza grazie ad un buon lavoro organizzativo della panchina. Varese che a quota 28 punti aggancia e scavalca proprio Bologna in campionato. Molto complicata la partita di Brescia, che ha dovuto faticare oltremodo prima di venire a capo dell’Olimpia, squadra che negli ultimi minuti sembrava in grado di vincere ma che è mancata forse nel momento più importante, rinunciando a ragionare in favore di una foga che però non ha dato i suoi frutti. Poco cambia all’atto pratico in classifica se non l’aggancio in vetta di Venezia, a quota 42 punti proprio come Milano, consolida invece il terzo posto Brescia a 38 punti.
BOLOGNA – VARESE
Già dalle prime battute la partita dà l’idea di ciò che gli spettatori vedranno per i quaranta minuti a seguire, una battaglia che racchiude in sé i valori ed i punti fin qui espressi ed acquisiti da entrambe le squadre. Infatti dopo pochi minuti il punteggio veleggia già sulla ventina di punti. Ma al di là di questo a far la partita è soprattutto Bologna che, potendo contare sulla partenza sprint di Aradori e Baldi Rossi, mette subito il match in discesa, riuscendo a tenere Varese sotto controllo nonostante il tutto sommato buon livello espresso anche dall’Openjobmetis, che infatti non lascia scappare la Virtus rimanendo attaccata sul 22-18.
Dopo l’avvio acceso la manovra nel secondo quarto subisce un evidente rallentamento. Si segna molto di meno, e si fatica molto di più. Entrambi gli allenatori attuano delle rotazioni, è vero, ma non così robuste e il risultato è che giocatori che a fine tempo avranno sulle gambe già ben diciassette minuti, adesso cominciano a rendere di meno. In questo contesto ad uscirne rafforzata è la difesa, che per entrambe le formazioni si dimostra solida, il tutto sacrificando però il contributo in attacco, come detto molto povero in un quarto che a referto segna un 14-10 per la Virtus, col punteggio che dopo il primo tempo si porta a 36-28.
Al termine dell’intervallo è ancora una volta la Virtus ad uscire meglio dai blocchi. Intendiamoci, il livello e l’intensità non sono che lontani parenti di quello che si è visto nel primo quarto, ma se non altro ora la partita ritorna ad assumere quell’aspetto battagliero che aveva contraddistinto la prima parte del match. Infatti Varese dopo poco torna a pungere con veemenza la difesa di Bologna, che dà qualche segno di cedimento specie nell’adattarsi a tutti gli elementi di Varese, che nel corso del periodo cambiano diverse volte. Molte più rotazioni vengono effettuate dal coach degli ospiti, al contrario del corrispettivo di Bologna che lascia i suoi giocatori in campo per molti più minuti. Il risultato è una maggior freschezza dell’Openjobmetis, che va all’ultimo quarto dietro di sole cinque lunghezze, 52-47.
Negli ultimi 10 minuti si concretizza a pieno la rimonta di Varese. La squadra gode infatti di maggiori ricambi, e presto sul campo questa differenza diventa troppo pesante per poterla ostacolare. Dalla parte di Varese cominciano a piovere triple, ed il punteggio viene a mano a mano recuperato fino al tanto agognato sorpasso, che avviene puntuale sul 61-63. Da questo momento in poi l’Openjobmetis non perderà più il comando, riuscendo a resistere all’ultimo assalto di Bologna e chiudendo i giochi sul 69-71, punteggio con cui termina effettivamente la partita.
BOLOGNA – VARESE 69-71 (22-18; 14-10; 16-19; 17-24)
BOLOGNA: Aradori 20, S. Gentile 12, Baldi Rossi 12, Slaughter 9, Lafayette 9, Pajola 3, Ndoja 2, Lawson 2, Jurkatamm NE, Chessari NE
VARESE: Avramovic 17, Larson 14, Cain 10, Vene 10, Okoye 9, Tambone 5, Dimsa 2, Ferrero 2, Natali 2, Delas NE, Ivanaj NE, Bergamaschi NE
BRESCIA – MILANO
Anche nel secondo match della prima serata l’aria che si respira è quella della battaglia. Le due formazioni in lotta per la testa della classifica infatti sono fin da subito agguerrite, e anche qui ci vuole relativamente poco prima che il punteggio raggiunga la quota di venti punti. Chi per prima la raggiunge è però Brescia, la padrona di casa. Grazie soprattutto all’approccio positivo dei fratelli Vitali, la Leonessa riesce dopo un primo momento ad imporre i suoi ritmi di gioco alla rivale milanese, la cui difesa in un paio di occasioni lascia colpevolmente liberi di tirare i due, che infatti infilano una serie di triple che da alla Germani il vantaggio giusto con cui fare la gara e mettere al contempo una fastidiosa pressione sulle spalle di Milano. Il primo quarto termina infatti 24-18.
Gli uomini di Pianigiani ad inizio secondo periodo sembrano accusare il colpo. Di colpo lo svantaggio precipita a +13 e Brescia si avvia a fare da padrone in mezzo al campo dove l’intensità dell’Olimpia viene puntualmente meno. E tuttavia da questo momento in poi per Milano cambia tutto. Pianigiani attua le giuste rotazioni, e dopo pochi minuti ottiene il risultato desiderato, disorientare Brescia a tal punto che nei minuti successivi Milano quasi recupera l’intero svantaggio grazie agli ottimi canestri di Goudelock, che risanano la manovra milanese fino a riportare il punteggio su di una distanza pari ad un solo possesso. All’intervallo lungo è 48-45 per Brescia.
Purtroppo per Milano l’ottima conclusione di primo tempo all’inizio di secondo non si traduce nello sperato sorpasso, anzi Brescia mantiene un’ottima solidità difensiva respingendo con convinzione gli assalti dell’Olimpia che fatica a trovare uno spazio utile, andando a sbattere contro il muro della Germani. Esplicativo di tutto ciò è il fatto che la maggior parte dei punti viene realizzata nella seconda metà del periodo, indice di come anche su piano fisico Milano venga spesso e volentieri schiacciata dalla Leonessa. In tutto questo anche il clima creato dal pubblico presente non aiuta gli uomini di Pianigiani, che presto si ritrovano l’intera atmosfera a sfavore e con uno svantaggio non solo pratico ma anche psicologico nei confronti degli avversari che quando mancano solo dieci minuti potrebbe risultare decisivo. Il 64-60 con cui termina il quarto infatti sa molto di condanna.
Nell’ultimo quarto infatti le speranze per Milano di un recupero miracoloso si fanno di minuti in minuto sempre più tenui, specie quando a un minuto e mezzo sono tre i punti di distacco (74-71). Tuttavia proprio nel finale avviene l’insperato recupero, 75-75 e punteggio nuovamente in parità, e lo spettro dell’overtime sempre più minaccioso, al punto che sull’ultimo tiro da tre sbagliato da Milano esso diventa realtà. Sarà overtime.
Il tempo supplementare è incredibilmente combattuto. Tutti i giocatori corrono su tutte le palle come indemoniati, senza mollare niente e lottando su ogni singolo possesso. Ma ancora una volta è Brescia che dopo i primi momenti di sfogo concessi a Milano riesce a dare la spallata grazie a Luca Vitali che a otto secondi si prende il fallo mandando l’Olimpia al -3 (88-85) che potrebbe chiudere definitivamente il match. Il condizionale perde tuttavia senso proprio al termine dell’ultima rimessa, che Milano gestisce molto male di fatto consegnando la vittoria alla Leonessa, che batte Milano 88-85.
BRESCIA – MILANO 88-85 (24-18; 24-27; 16-15; 11-15; 13-10)
BRESCIA: Landry 21, M.Vitali 15, L. Vitali 14, Sacchetti 9, Cotton 6, Moore 6, Fall 6, Ortner 5, Traini 3, Moss 2, Mastellari NE
MILANO: Goudelock 22, Cinciarini 14, Gudaitis 14, Jerrels 12, Mbaye 7, Pascolo 6, Bertans 5, Abass 3, Kuzminskas 2, Theodore 0, Cusin 0, Tomba NE