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Basket, Serie A1 2017/18: Milano e Venezia vincono e restano in testa

Olimpia Milano-Openjobmetis Varese 2017/2018 - Foto Sportface

Al 25° turno della Serie A1 2017/18 la EA7 Emporio Armani Milano mantiene il pronostico e batte la Fiat Torino Auxilium 90-78. Vittoria anche per la Umana REyer Venezia, che ha la meglio su Grissin Bon Reggio Emilia 76-81.

Nel giorno in cui si festeggiavano le 300 in Serie A di Giuseppe Poeta, capitano di Torino, al sua squadra non è tuttavia riuscita a venire a capo dell’Olimpia, che in casa ha mantenuto il pronostico che la vedeva favorita contro la squadra torinese. Milano è stata messa in difficoltà solo nel primo quarto, ma è poi riuscita a mantenere costante il proprio rendimento nonostante un buon match giocato dalla Fiat che ha tenuto botta fino all’ultimo quarto quando un paio di canestri ben piazzati le hanno segato le gambe. Peccato per Torino che ha perso una buona occasione per agganciare Cremona dopo la sconfitta di quest’ultima contro Avellino. Buone notizie anche per Venezia, che ha espugnato Reggio Emilia, riuscendo a venire a capo di una partita che si stava mettendo davvero male dopo il folgorante inizio.

MILANO – TORINO

L’inizio di gara è meno eccitante di quanto fosse probabilmente lecito aspettarsi. Non che sia noioso intendiamoci, anzi i parziali sono fin da subito interessanti, ma manca un vero senso di lotta tra le due squadre che invece restano sui propri passi senza lasciar troppo spazio a iniziative emozionanti. Il match infatti si scalda solo nella seconda metà del primo quarto grazie ai canestri dalla distanza di Pelle e Vujacic che danno alla Fiat un meritato vantaggio di sette punti con cui chiudono il primo parziale 16-23.

Nel secondo quarto tuttavia è Milano che, giocando dopotutto in casa, prova a prendere in mano l’inerzia del gioco grazie soprattutto a Goudelock che trova canestri e assist che rimettono in scia l’Olimpia. La ritrovata spinta di Milano è però merito anche di un altro interprete, Dairis Bertans, che gioca tre minuti d’antologia riuscendo a firmare il sorpasso di Milano 35-33. Sul resto del parziale c’è poco da dire, entrambe le squadre danno come l’impressione di essere “appagate” da quanto fatto fin’ora e le azioni che conducono alla fine del primo tempo si concludono quindi in tiri liberi, quasi appunto a voler frenare ogni tentativo di rincorsa. Inevitabile quindi che il parziale termini con l’Olimpia avanti 43-42.

Consci che il risultato lascia aperte ancora tante piste in entrambe le direzioni, i due allenatori non vogliono mollare proprio adesso che si potrebbe decidere l’esito della gara. E così in campo la lotta resta serrata punto a punto, con parziali dell’una e dell’altra squadra che tuttavia non permettono alcun allungo serio rimanendo di fatto sempre su distacchi minimi recuperabili con un solo possesso. Il risultato è il punteggio eloquente con cui le due formazioni vanno al rush finale, 67-65. Un punteggio che grida a gran voce quanto forte sia l’equilibrio e quanto potrebbero pesare gli ultimi minuti di partita se la situazione non cambia.

Come prevedibile, gran parte dell’ultimo quarto si gioca sul chi va là, con poche occasioni per allungare ed una tendenza generale a conservare il punteggio dedicandosi molto alla difesa. Quando mancano però circa due minuti è Milano a voler spingere per la vittoria, e lo fa molto bene grazie soprattutto alle due triple di Cinciarini e Gudelock che sembrano affondare le ultime velleità della squadra allenata da Paolo Galbiati, che non può che inchinarsi all’ultima tripla di Jerrels che dà all’Olimpia un’altra importantissima vittoria in campionato. Vince Milano 90-78.

MILANO – TORINO   90-78  (16-23; 27-19; 24-23; 23-13)

MILANO: Goudelock 23, Cinciarini 14, Jerrels 11, Gudaitis 9, Tarczewski 8, Bertans 7, Pascolo 6, M’baye 5, Abass 5, Cusin 2, Kuzminskas 0, Vecerina NE

TORINO: Garrett Diante 20, Mazzola 15, Mbakwe 12, Vujacic 11, Washington 10, Pelle 9, Poeta 1, Jones 0, Blue 0, Akoua NE, Tourè NE, Mittica NE

REGGIO EMILIA – VENEZIA

L’inizio di gara è di quelli fulminanti per la Reyer, che dopo un primo studio suona la carica approfittando di una Reggio ancora ferma nei propri blocchi. La palla di Venezia viaggia spedita ed in poco tempo i canestri soprattutto di Haynes mettono tra le due squadre un distacco che tocca la doppia cifra (14-27). Troppo scolastica in questo caso la manovra degli emiliani, che non ottengono molto dal proprio attacco e nulla di più dalla difesa, che anzi rischia non poco di subire una pericolosa imbarcata nei primi dieci minuti di gara.

La situazione tuttavia si ribalta, e in maniera altrettanto clamorosa, nel secondo periodo. All’improvviso infatti cambia l’inerzia del gioco, con Grissin Bon che ora centra il canestro con una regolarità che a tratti disarma la stessa Venezia per la precisione esibita non solo dall’area ma anche ai tiri liberi, che adesso entrano tutti. White e Wright riescono quasi da soli a recuperare per Reggio quasi tutto il vantaggio fin lì accumulato dalla Reyer, che subisce nel quarto un incredibile parziale di 32-12 rimettendo di fatto in gara i padroni di casa che infatti vanno all’intervallo lungo avanti 46-39 dando una di certo indimenticabile stoccata agli ospiti in vista del secondo tempo.

Nel terzo quarto si assiste ad una lotta sicuramente più ad armi pari. Dopo due quarti in cui si è assistito ad una vera e propria “Caporetto” per l’una e per l’altra squadra, all’inizio del secondo tempo è l’equilibrio a regnare. Le due squadre infatti non si rendono partecipi degli alti e bassi di cui sopra, ma macinano gioco dispensando le proprie risorse con oculatezza senza strafare e rischiare così la frittata. Chi esce meglio dai blocchi è sicuramente Venezia, che rea di aver concesso la risalita a Reggio cerca di farsi perdonare giocando con maggiore attenzione soprattutto in difesa, ma nonostante questo è la Grissin Bon a rimanere in vantaggio e a chiudere la porta al nuovo vantaggio veneziano, riuscendo a rimanere avanti 64-61 alla fine del quarto.

L’inerzia è però tornata saldamente nelle mani della Reyer, che nell’ultimo quarto mette la freccia e realizza il sorpasso definitivo grazie ai canestri di Daye e Peric. Qualche fallo e scaramuccia non possono mutare la situazione che, sebbene non si segni tanto, ora vede Venezia in pieno controllo del terreno di gioco, cosa che le garantisce di andare a vincere la partita con tranquillità, nonostante il punteggio ancora potenzialmente in bilico. Vince Venezia 76-81.

REGGIO EMILIA – VENEZIA  76-81  (14-27; 32-12; 18-22; 12-20)

REGGIO EMILIA: Wright C. 24, White 21, Wright J. 20, Cervi 6, Candi 3, Markoishvili 2, De Vico 0, Nevels 0, Bonacini NE, Cipolla NE

VENEZIA: Haynes 18, Peric 18, Daye 15, Johnson 13, Tonut 5, Watt 5, Sosa 4, De Nicolao 2, Biligha 1, Cerella 0, Ress NE, Bolpin NE

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