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La domenica del 18°turno del campionato di Serie A1 si chiude con la vittoria fuori casa della Sidigas Avellino, che batte Fiat Torino 59-77. Una partita giocata su ritmi molto alti dalla squadra di coach Sacripanti, ma che ha permesso alla Sidigas di ottenere una grande vittoria su un campo difficile come quello di Torino. Al contrario la Fiat ha deluso, non tanto per la sconfitta ma per il modo con cui è arrivata, grazie ad un primo tempo giocato su ritmi bassissimi in cui l’approccio alla gara ha lasciato ampiamente a desiderare. Torino ha poi provato a risalire con qualche fiammata, ma l’inerzia della partita non è mai stata veramente messa in discussione. Per la Sidigas ottima la prova di Fesenko e Filloy. Avellino si conferma così in testa alla classifica, approfittando della sconfitta di Brescia e rispondendo al contempo ai successi di Milano e Venezia.
Nonostante il divario in classifica e nei risultati il modo in cui inizia il match lascia tutti un po allibiti. Torino per 2/3 del primo quarto è totalmente assente, e non si tratta di un eufemismo, il primo punto a referto Torino lo mette a segno con Garrett-Diante dopo ben otto minuti, a dispetto dei ben 15 che già la Sidigas aveva segnato. L’inizio da incubo non è facilmente comprensibile, ma forse molto semplicemente la Fiat inizia la partita prendendo sotto gamba l’impegno, giocando troppo sciolta e troppo a fasi alterne, l’opposto di Avellino che invece è fin da subito raggiante specie grazie alla regia di Filloy, che ben si presenta anche nel tiro da tre. Se il parziale a fine quarto non è così duro (9-19), è solo merito di Garrett-Diante e di Washington, che riescono in pochi minuti a risollevare lo spirito della propria squadra.
Il guizzo trovato dai propri compagni non spinge però il resto della Fiat all’arrembaggio come era lecito aspettarsi, visto e considerato che si gioca anche a Torino. L’inizio di quarto è ancora una volta amico di Avellino, che ne approfitta per allungare sul +18 (9-27). Una ritrovata spinta di Torino attraverso Poeta e Vujacic sembra rimettere in discussione il punteggio, ma è solo un’illusione poiché ci pensano Filloy e Leunen a rimettere spazio tra le due squadre. Di buono c’è che Torino reagisce, se non sul campo almeno sul piano dell’atteggiamento con i giocatori torinesi che sembrano ora essersi svegliati e volenterosi di recuperare la partita. Tuttavia a poco serve la loro buona volontà se allo spirito non seguono i fatti, che al contrario sorridono alla Sidigas che prima dell’intervallo ritornano a +18, sancendo il punteggio con cui termina il primo tempo, 22-40. Finora la Sidigas è inarrivabile, ma Torino sta crescendo, anche se il punteggio è forse troppo severo per un recupero.
Il ritrovato spirito nel terzo quarto dà finalmente i suoi frutti, quella che fin qui era stata un assolo di Avellino assume ora più che mai le sembianze di una partita lottata e ben giocate da entrambe le parti. A dirlo non è solo il punteggio del quarto ma anche ciò che si vede in campo. Certo Torino aumenta il proprio rendimento a dismisura, ma anche la Sidigas non resta a guardare. Il gioco si fa più vivo ed il pubblico può finalmente dare sinceri segni d’apprezzamento per ciò che vede. Vujacic per Torino e Scrubb per Avellino sono i giocatori che più di tutti incarnano la battaglia che ora è molto aspra. Avellino non cambia troppo il proprio gioco, i rapidi scambi di palla nei pressi dell’area per crearsi la migliore occasione di andare al tiro sono spesso efficaci e molto ben giocati. Torino ha uno schema meno dichiarato ma ugualmente efficace. La lotta però per quanto piacevole non è ciò che conviene a Torino se vuole recuperare in tempo, ogni minuto che passa senza segnare è un regalo ad Avellino, e il distacco di 16 lunghezze con cui si chiude il terzo quarto (44-60) non fa ben sperare i tifosi torinesi.
Purtroppo per Torino il punteggio diventa ogni minuto più severo e, dopo aver tentato anche con coraggio di rimettere in piedi la partita, dopo pochi minuti diventa di fatto irrecuperabile. Sul finale Fesenko per la Sidigas mette il sigillo sul match quando a un minuto dal termine i punti di distacco sono addirittura 18, veramente troppi. La partita non ha più nulla da raccontare, tant’è vero che anche l’ultima azione di Avellino non viene neanche portata a termine. Vince Avellino la partita fuori casa contro Torino 59-77.
FIAT TORINO – SIDIGAS AVELLINO 59-77 (9-19; 13-21; 22-20; 15-17)
TORINO: Garrett-Diante 16, Vujacic 13, Washington 12, Mbakwe 11, Poeta 5, Mazzola 2, Okeke David 0, Iannuzzi 0, Jones 0, Tourè NE, Stephens NE
AVELLINO: Filloy 15, Fesenko 15, Wells 10, Scrubb 10, D’ercole 8, Leunen 7, Fitipaldo 5, Rich 4, Ndiaye 3, Zerini 0, De Meo NE, Parlato NE