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Basket, qualificazioni Mondiali 2019: Italia-Croazia, le pagelle

Pietro Aradori - Foto FIP

L‘Italia viene sconfitta dalla Croazia con il punteggio di 72-78 nella partita valida per la quinta giornata del gruppo B nel primo turno di qualificazione ai Mondiali di basket 2019. All’Alma Arena di Trieste la squadra di coach Meo Sacchetti dimostra di potersela giocare contro un avversario dal talento cestistico superiore per tutto il match. Gli azzurri si sciolgono soltanto nel terzo quarto anche a causa della serata disastrosa di Della Valle al tiro, ma reagiscono nell’ultimo periodo grazie a Burns e Abass sfiorando la rimonta dal -14.

LA CRONACA

Per i croati ennesima prestazione dominante per Bojan Bogdanovic con 26 punti. Serata opaca per la stella dei Philadelphia 76ers Dario Saric, capace di chiudere comunque ad un passo dalla doppia-doppia: 9 punti e 9 rimbalzi.

 

Le pagelle di Italia-Croazia

Aradori 6,5: parte dalla panchina, una scelta che non gradisce e appena mette piede sul parquet lo dimostra. Segna cinque punti in meno di un minuto: a fine primo quarto è già a quota 9 punti, 4 rimbalzi e 1 assist. Nella ripresa cala i giri del motore, ma resta il top scorer degli azzurri con 15 punti.

Biligha 6,5: strepitoso in intimidazione nel primo tempo, quando stoppa per ben due volte Saric. Fa sentire la sua importanza anche in termini realizzativi mostrando un buon miglioramento nella metà offensiva del campo. La sua esplosività è fondamentale in questo gruppo.

Della Valle 4: subisce la fisicità di Bogdanovic per tutto il match. Chiude la sua serata con 0 punti e uno sconfortante 0/7 dal campo. Inconcepibile. Litiga con il canestro per tutta la partita. Un disastro. Il peggiore.

Hackett 6: la caviglia si gira dopo soli cinque minuti di gioco e lo costringe ad abbandonare la contesa. Sin lì aveva telecomandato i compagni mostrando una regia illuminata, capace di mettere in ritmo i due lunghi Biligha e Burns.

Luca Vitali 6: prende il posto dell’infortunato Hackett e si presenta sul parquet mettendo a segno una tripla, non esattamente la specialità della casa. Rimarranno gli unici punti della sua partita. Sacchetti gli consegna i gradi di secondo playmaker titolare della squadra e lui gestisce i possessi con la consueta maestria. Centrato.

Burns 7: il suo atletismo infastidisce Saric e Zubac, nonostante il mismatch in termini di centimetri. Lotta su ogni pallone con la sua nuova chioma meshata. È il manifesto di quello che Sacchetti richiede ai suoi in termini di intensità. Ha migliorato anche il tiro da tre. Il migliore.

Abass 6,5: Sacchetti gli concede ampia fiducia, facendolo partire in quintetto. Lui lo ripaga con buona intensità a livello difensivo e con penetrazioni convinte che gli fruttano la doppia cifra (14 punti). Letteralmente trascinante nel quarto periodo. Ti lascia l’impressione di avere potenzialità ancora inespresse. Talento grezzo.

Sacchetti 6,5: il manifesto della sua pallacanestro è il tap-in con il quale batte un certo Dario Saric a rimbalzo offensivo, correggendo un errore dalla lunetta di Aradori. Prezioso in ogni zona del campo con la sua aggressività e carica agonistica. Sfiora la doppia cifra mettendo a referto 9 punti.

Filloy 5,5: Sacchetti lo relega a terza scelta nel ruolo, frustrandone l’inventiva. Gioca in maniera quasi ossessiva il pick and roll con Biligha, serata poco ispirata.

Tessitori 5,5: ha il compito di far respirare Biligha e Burns, senza riuscire ad imitarne la stessa utilità sotto le plance. Si regala una schiacciata che facilmente dimenticherà nel secondo tempo, chiudendo con 4 punti a referto nel suo debutto in Nazionale.

Tonut s.v: rimane ai margini del match nei 7 minuti in cui Sacchetti lo chiama ad offrire il suo contributo.

Michele Vitali 5,5: la Croazia dimostra di temerlo, raddoppiandolo in maniera quasi sistematica. Lui patisce le particolari attenzioni avversarie. Partite come questa gli serviranno per comprendere la nuova dimensione richiesta al suo gioco. Per gli altri è diventato uno da tenere d’occhio, deve convincersene anche lui.

 

 

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