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“Fermare il campionato? Un segnale di buonsenso, non siamo folli noi, avevamo il dovere di non esserlo“. Queste le parole di Gianni Petrucci in un’intervista a Repubblica. Il presidente della Federbasket ha commentato gli sviluppi dell’emergenza coronavirus, che stanno condizionando pesantemente i calendari di tutti gli sport.
“Il decreto è basato su una contraddizione, nata in una notte in cui Conte prima ha fatto la conferenza stampa e poi il decreto: un buona parte dell’Italia è ferma e lo sport può muoversi liberamente? Ma scherziamo? Perché lo sport dovrebbe avere delle deroghe, in base a cosa? Il nostro sport poi, uno sport di contatto – ha proseguito Petrucci -. E con che spirito avremmo dovuto giocare? Il campionato deve andare avanti, vedremo come, al momento non si può prevedere nulla. Sappiamo che c’è anche il preolimpico della Nazionale azzurra in ballo, tra l’eventuale gara 7 della finale scudetto e quello ci sono appena 11 giorni, lo spazio di manovra e’ pochissimo. Cambiare il format dei play-off? Prematuro dirlo oggi, che non sappiamo quando riprenderemo a giocare”.
SULLA SERIE A DI CALCIO – “Essere sportivi professionisti non vuol dire dover rischiare ad ogni costo la salute. Ma perche’? Adesso usiamo la testa, tutti”.
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