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L’Olimpia Milano ha iniziato la stagione 2018/19 da campione d’Italia in carica con l’obiettivo di confermarsi in campionato e migliorare i risultati in Europa. Per fare ciò la società è intervenuta in maniera attenta e scrupolosa sul mercato, andando a rinforzare vari reparti con alcuni tasselli di grande importanza. Mike James e Nemanja Nedovic sono stati gli acquisti più importanti. Il playmaker ha rispettato le attese della vigilia che lo vedevano come leader della squadra, la guardia serba invece non ha ancora potuto esprimere il suo potenziale visto l’infortunio all’adduttore della coscia destra.
Nonostante la forzata assenza di Nedovic, guardia titolare nel quintetto di Pianigiani, la squadra meneghina ha dominato in Italia (11 vittorie nelle prime 11 partite di campionato e vittoria in Supercoppa) e si è difesa ottimamente in Eurolega, dove con 7 vittorie nelle prime 14 gare si trova in piena zona playoff. Questi risultati si devono soprattutto alle giocate ed a i punti realizzati da Mike James (media di 16.8 punti in Serie A1 e di 19.6 in Europa) che in svariate situazioni è riuscito a portare l’Olimpia al successo con prestazioni sontuose e di grande costanza, realizzando la tripla o i tiri liberi decisivi. Mike James sta quindi dimostrando di essere il fattore in più che mancava all’Olimpia in Europa, prendendosi i tiri decisivi nei momenti decisivi della partita, dove invece avevano fallito negli ultimi anni Ricky Hickman o Jordan Theodore.
Altre note positive del roster di Pianigiani, sono due certezze della scorsa stagione ovvero Vladimir Micov e Arturas Gudaitis. L’ala serba ha mantenuto una media punteggio alta in Europa come lo scorso anno (14.3 punti di media) ed è uno dei giocatori più costanti per i meneghini, che insieme a James ha risolto spesso e volentieri situazioni complicate con punti importanti. Il centro lituano ha aumentato notevolmente le medie rispetto alla scorsa stagione ed è stato fondamentale sotto canestro: in Europa in 14 partite ha realizzato ben 105 rimbalzi (3° per numero totale di rimbalzi e 1° per quelli offensivi). Se dal punto di vista individuale l’Olimpia ha trovato 3/4 uomini in grado di cambiare e indirizzare in modo favorevole le partite, non sempre dal punto di vista collettivo è stata in grado di offrire buone prestazioni di gioco, finendo troppo spesso per affidarsi a uno dei tenori per vincere le partite.
In futuro dovrà essere bravo Pianigiani a trovare soluzioni alternative per coinvolgere maggiormente tutti i componenti nelle rotazioni della squadra. Come detto in campionato i campioni d’Italia hanno realizzato undici vittorie in altrettante partite, grazie a una netta superiorità sia in termini di qualità sia per la lunghezza del roster, che permette ai milanesi di vincere anche con le seconde linee della squadra. Nelle partite più difficile e tirate, come contro Venezia al Taliercio o contro Varese al Forum, è stata trascinata poi da uno dei tenori, giocatori assolutamente dominanti nel nostro campionato. In Europa invece il bilancio è abbastanza positivo, viste le 7 vittorie in 14 partite e il settimo posto in classifica che vorrebbe dire playoff. La stagione europea dei meneghini è iniziata ottimamente con ben 4 vittorie nelle prime 5 gare, tra cui spicca il +24 rifilato al Pireo all’Olimpiacos, oltre alle 2 vittorie sul filo di lana in casa con Khimki ed Efes, rimediando un’unica sconfitta in casa contro i campioni d’Europa del Real Madrid in una gara comunque combattuta. Il cammino europeo dell’Olimpia è proseguito con una sconfitta con il Cska Mosca e due vittorie, che dopo 8 partite la vedevano addirittura al quarto posto in classifica con 6 vittorie e sole 2 sconfitte. Da questo momento in poi però, è iniziato un periodo negativo in Europa per la squadra di Pianigiani, in quanto sono arrivate 5 sconfitte consecutive per via di prestazioni negative e di stanchezza dovuta a vari infortuni che hanno costretto agli straordinari molti giocatori. Dopo le due brutte sconfitte casalinghe contro Gran Canaria e Bayern Monaco è però arrivata una grande reazione dei milanesi, che si sono imposti ancora una volta ad Atene, questa in casa del Panathinaikos. A girone di andata ormai terminato (resta solamente la sfida a Tel Aviv con il Maccabi) gli uomini di Pianigiani sono comunque in linea con le aspettative di inizio stagione che vedono finalmente Milano lottare per la zona playoff. In questo senso sarà molto importante il recupero di Nedovic, che insieme a James e Micov dovrà trascinare l’Olimpia nelle serate più importanti. Per quanto riguarda il campionato invece Pianigiani dovrà riuscire ad amministrare una rosa lunga, concedendo spazi a tutti per poter far riposare i tenori per le serate europee.