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Nonostante la possibilità di vaccinarsi per poter finalmente arginare questa piaga rappresentata dalla pandemia di coronavirus, sono in molti che ancora si rifiutano di sottoporsi a tale prescrizione. Va ancora peggio quando ad essere dei no vax sono delle personalità in vista ed importanti, che sono esempio per i giovani e non solo, come gli sportivi. È il caso di Andrew Wiggins dei Golden State Warriors. Il cestitsta, no vax, aveva infatti richiesto l’esenzione al vaccino contro il Covid-19 per motivi religiosi. La lega basket, dopo aver rifiutato la richiesta, ha sottolineato come Wiggins non potrà giocare i match casalinghi della sua squadra perché ciò violerebbe le regole stabilite dal Dipartimento della Salute Pubblica dell’area di San Francisco secondo cui tutti gli over 12 che assistono ad avvenimenti al chiuso con larga presenza di pubblico devono essere vaccinati. Ecco il comunicato.
“La Nba ha esaminato e negato la richiesta di Andrew Wiggins di esenzione religiosa, a causa dell’ordinanza del Dipartimento della sanita’ pubblica di San Francisco che richiede la vaccinazione Covid-19 per tutti i partecipanti di eta’ pari o superiore a 12 anni a grandi eventi al coperto. Wiggins non potra’ giocare le partite casalinghe degli Warriors finche’ non soddisfera’ i requisiti di vaccinazione della città”.
Wiggins quindi, potrà solo giocare in trasferta. Eccezion fatta per i Knicks e i Brooklyn Nets, squadre dello stato di New York, dove vige lo stesso obbligo vaccinale. Proprio i Knicks infatti, pochi giorni fa, hanno fatto sapere di aver vaccinato l’intero roster, mentre fra i Nets ci sarebbero ancora due non vaccinati, di cui non si conosce l’identità.
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