Si è disputata nella notte gara-1 delle NBA Finals 2017: Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers si ritrovano alla Oracle Arena per il terzo capitolo di un’appassionante trilogia. I padroni di casa, che si presentano a questa sfida con un percorso netto di 12 vinte e 0 perse in postseason, non falliscono il primo appuntamento di finale davanti al proprio pubblico. Nulla possono i Cavs contro questi Warriors, particolarmente rabbiosi e ansiosi di cancellare – per quanto possibile – la sconfitta in gara-7 che trecentoquarantotto giorni vide gioire Cleveland.
Golden State mette le cose in chiaro sin dal primo quarto. I padroni di casa difendono con grande intensità ed efficacia, il loro attacco (nonostante qualche layup sbagliato di troppo) è un fiume in piena; il ritmo è elevatissimo, ma le palle perse ridotte al minimo. Cleveland chiude il primo tempo ancora a contatto, ma nel terzo quarto i Warriors accelerano ulteriormente e mettono in ghiaccio il risultato. Gara-1 è senza storia: i Golden State Warriors vincono 113-91, offrendo una notevole dimostrazione di superiorità. Ma la serie è appena cominciata e proseguirà domenica notte con gara-2.
A trascinare Golden State, le prestazioni maiuscole di Kevin Durant e Stephen Curry su tutti. La point guard chiude con una doppia doppia da 28 punti e 10 assist (oltre a 6 rimbalzi); la small forward di punti a referto ne mette 38, conditi da 8 rimbalzi e altrettanti assist. Draymond Green si fa notare invece soprattutto a rimbalzo (ne cattura 11), mentre Klay Thompson è il pilastro della difesa.
Dall’altra parte, non bastano la quasi tripla doppia di LeBron James (28+15+8 sono i numeri della serata del “Re”, che però colleziona anche 8 palle perse), i 24 punti di Kyrie Irving, né la doppia doppia da 15 e 21 rimbalzi di Kevin Love. In questa gara-1, del resto, il contributo dalla panchina è pressoché nullo.