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L’Associazioni Sportive e Sociali Italiane (ASI) chiede la cittadinanza italiana onoraria per Kobe Bryant. In una nota si legge che, nonostante l’ASI riconosca che “si tratta di una procedura complessa, che la Legge sulla cittadinanza prevede, in via ordinaria, come concessione meritoria e non alla memoria, ma, come per altri casi, particolarmente emblematici in cui si e’ richiesta la cittadinanza onoraria per meriti speciali post mortem, anche nella peculiarità del caso Kobe Bryant ci sembra ricorrano le ragioni e le motivazioni di un così significativo gesto di apprezzamento e di considerazione che, ancorché solo simbolico, ci appare importante e solenne”. Così l’ASI ha voluto onorare nuovamente questa leggenda del basket, che nella sua carriera ha collezionato premi, titoli e medaglie. Quando l’elicottero che lo trasportava insieme alla figlia Gianna, stella nascente del basket femminile, e ad altre 7 persone si è schiantato, si è portato via anche una parte dei suoi compagni, che non sono riusciti a controllare le lacrime scendendo in campo senza di lui 3 giorni fa, e di tutti noi.
Nel comunicato si legge: “Kobe Bryant aveva tanto di italiano, non nel sangue, ma nel cuore, nell’educazione e nell’istruzione ricevuta in sette anni di permanenza nel nostro Paese, al seguito del padre Joe Jellybean Bryant che dal 1984 al 1991 ha giocato nella nostra lega vestendo le maglie di Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia”. Richiedere, dunque, la cittadinanza onoraria sarebbe: “una nobile attestazione di riconoscenza per quello che Bryant ha donato allo sport italiano e, anche, per ricambiare quel legame forte, intimo, intenso e profondo che l’atleta provava nei confronti del nostro Paese”.
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