Anche nel basket universitario le nazionali dell’Est Europa dettano legge. La conferma è arrivata dalla recente edizione del World InterUniversities Championships, i Mondiali delle università che sono state ospitate in Croazia, nella cittadina di Pula, dal 13 al 17 novembre. Una finalissima tutta slava che ha contrapposto le due corazzate della South Ural State University e della Czech Technical University di Praga. Alla fine dei venti minuti di gioco, come da regolamento, si sono imposti i russi per 49 a 32.
A rappresentare l’Italia del basket ben quattro roster, nessuna delle quali è riuscita, però, a superare la prima fase a gironi: l’Università Niccolò Cusano, l’Università Statale di Milano, l’Università Bocconi e la John Cabot University, l’unica ad aver sfiorato il passaggio ai quarti. Nel girone C i sogni dell’Unicusano si sono infranti contro i muri eretti dalla Czech University of Life Sciences e dai padroni di casa della Juraj Dobrile University. Una piccola soddisfazione i ragazzi di mister Max Cannalire se la sono però tolta vincendo contro i francesi dell’IESEG Lille.
Ed è stata ancora una francese a capitolare contro un’italiana. Nel suo girone la Bocconi è riuscita a battere soltanto i transalpini de Le Creusot, dovendosi invece inchinare davanti al gioco della RGGU Moscow e dell’Universidad Pontificia Comillas.
Non cambia la sorte per il secondo ateneo milanese. Anche la Statale si deve accontentare di una manciata di punti conquistati ai danni degli ESSCA Angers. Nelle altre due sfide gli italiani sono costretti ad arrendersi al West Bohemia University e ai campioni della South Ural State University, duscendo dal campo a testa alta nonostante le sconfitte di misura. Nel girone E la John Cabot di Roma ha fatto meglio, perdendo soltanto contro i vicecampioni della Czech Technical University. L’ateneo americano di viale Trastevere ha sconfitto il Leonard de Vinci e l’University of Economics of Bratislava. Alla quinta edizione del World InterUniversities Championships hanno partecipato 3.000 atleti provenienti da 80 atenei. La competizione è stata organizzata e promossa dallo IUSC, associazione il cui obiettivo è creare un ponte fra le università di tutto il mondo attraverso iniziative culturali e sportive che promuovano i principi del fair play, della diversità e dell’inclusione. A differenza delle Universiadi, ospitate quest’anno a Napoli, il World InterUniversities Championships è un evento dedicato ai singoli atenei e non alle nazionali. Tanti gli sport protagonisti nella città croata: dal calcio al basket, dalla pallavolo al tennis, dal rugby al nuoto.