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“Si deve valutare il comparto sportivo come un’industria dell’intrattenimento, che va ad occupare il tempo libero delle persone. Noi offriamo un buonissimo prodotto in campo, ma pochissimi sono gli impianti sopra i 5mila posti, ancora meno quelli con 10mila. Gli impianti al coperto non sono costruiti per avere un’esperienza in stile NBA. A Milano il Forum di Assago è considerato l’unico impianto per il basket ad alto livello ed è stato costruito tanti anni fa, a Venezia manca un palazzo dello sport. I Giochi del Mediterraneo dovrebbero portare un nuovo impianto a Brindisi, ma non abbiamo la possibilità di utilizzare fonti di ricavo che possano sopperire ai diritti tv“. Così Umberto Gandini, presidente della Lega basket Serie A, durante il convegno “L’industria dello sport: pilastro per una crescita economica e sociale” organizzato da Comin&Partners, fotografa la situazione dei palazzetti italiani.
“In Italia siamo monotematici nella cultura sportiva, il calcio è trainante. Non abbiamo la speranza di un intervento da parte del Governo. Lo sport che non è il calcio non vive di diritti televisivi, ma di ricavi commerciali oppure con il mecenatismo sportivo o i consorzi. Quello che chiediamo è più attenzione a un ecosistema che necessita di qualche piccolo intervento normativo“, conclude Gandini.
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