“Trovo deludentissimo il contenuto del decreto, soprattutto non si riesce a capire come coniugare la corsa alla vaccinazione mettendo limiti di capienza verso chi già possiede il green pass. Non entro nel merito del calcio professionistico dove comunque la percentuale di occupazione degli impianti si avvicina a quanto stabilito dal decreto ma per quanto riguarda gli altri sport come il nostro è difficile pensare di partire con queste limitazioni soprattutto senza sapere cosa accade dopo”. Non usa mezzi termini il presidente della Lega Basket Serie A Umberto Gandini ai microfoni di Radio 24 a proposito del recente decreto in merito alle capienze negli impianti da gioco. Poi ancora: “La cosa importante, al di là del fatto che si parta con il 25% o – ci auguriamo – con una percentuale più alta come il 50% sarebbe importante che le istituzioni ci ascoltassero e che ci facessero trovare persone con cui confrontarsi. Resta il fatto che qualora la pandemia continuasse non è pensabile che il danno economico debba ricadere tutta sui club che hanno già sopportato una stagione intera senza introiti da botteghino – ha aggiunto – Ci aspettiamo pertanto un vero e proprio piano di recovery che ci possa sostenere nel caso tra 3 o 4 mesi dovessimo di nuovo chiudere“.
E infine: “Domani avremo una Assemblea di Lega, i nostri programmi prevedono di iniziare a settembre con i gironi di qualificazione della Supercoppa per cui ci sono i tempi per andare a fondo sul problema ed eliminare le troppe illogicità contenute nel decreto – ha concluso Gandini – Sono speranzoso ma a tempo stesso battagliero e ribadisco che con meno del 50% è difficile pensare ad una situazione normale e sostenibile per i nostri club”.