Non c’è tempo per gioire per la De’ Longhi Treviso, né per rammaricarsi per la Benfapp Capo d’Orlando, visto che questa sera si giocherà gara 2 della finale dei playoff promozione del campionato di basket di serie A2. La prima partita disputata due giorni fa al PalaVerde ha raccontato di un netto dominio da parte della formazione guidata da coach Max Menetti, capace di imprimere la giusta accelerata nella fascia centrale della partita, senza dare possibilità ai siciliani di coach Marco Sodini di rientrare in gara. Con ogni probabilità non abbiamo visto il vero potenziale al completo della banda biancoblu, mentre dall’altra parte c’è stato grande dispendio di energie da parte dei trevigiani. In ogni caso, gara 2 sarà cruciale per capire da che parte penderà questa serie.
Coach Max Menetti spera di vedere una De’ Longhi Treviso ancora sul pezzo dopo l’ottima prova vista nella gara di debutto di questa finale. Una squadra che dia il massimo sotto tutti gli aspetti, in primis quello dell’attenzione e dell’intensità dai quali passano, in maniera quasi inevitabile, anche l’aspetto tecnico e di applicazione degli schemi provati in tutta questa stagione, contro una squadra come Capo d’Orlando che può accendersi da un momento all’altro: “Siamo molto concentrati, mi aspetto una partita molto diversa rispetto a gara 1. Dal canto nostro, noi dovremo cercare di ripetere quanto si è visto due giorni fa e di fare un’altra grande prestazione fatta di energia, di grande sacrificio e di grande attenzione, soprattutto nei dettagli della gara. Così come ho detto al termine di gara 1, in questo aspetto tutto l’ambiente dovrà essere dalla nostra parte. Dovremo ripeterci o se possibile fare ancora meglio di quanto si è visto due giorni fa”.
Dall’altra parte, Marco Sodini spera di vedere una Benfapp Capo d’Orlando che applichi meglio tutto ciò che è stato provato alla vigilia della finale. La formazione siciliana dovrà riabituarsi a giocare delle vere e proprie battaglie per riequilibrare la serie e tornare in Sicilia con la possibilità di portare tutto dalla propria parte. Ma bisognerà innanzitutto cancellare quanto si è visto in gara 1: “Quando si perde così nettamente bisogna mettere insieme i grandi meriti della squadra che vince, alcuni demeriti da parte della squadra che perde. E noi forse abbiamo perso l’abitudine ad affrontare partite così intense sul piano fisico e mentale. Ci siamo innervositi troppo, è difficile competere quando si concedono così tanti rimbalzi offensivi. Non è stato un problema di approccio, bensì di superficialità in virtù di come è iniziata la partita. C’è di buono che se avessimo perso di un solo punto sarebbe stata la stessa cosa. Non dobbiamo cambiare più di tanto ciò che dobbiamo fare, dobbiamo semplicemente farlo meglio, evitando le forzature”.