La gara inaugurale delle finali di serie A1 viene dominata da Trento che batte Venezia con il punteggio di 83-74. Gli uomini di Buscaglia si impongono al Taliercio in maniera netta grazie ad un’ottima prestazione difensiva, dimostrando una netta supremazia sotto il piano fisico. Salta, dunque, subito il fattore campo in questa finale scudetto.
I PRECEDENTI – Le due contender al titolo di campione d’Italia 2017 si sono già affrontate due volte in regular season, in ottobre a Venezia ed in febbraio al PalaTrento. Entrambe le sfide hanno visto uscire vincitrice Trento con un margine di 17 punti nella trasferta lagunare e di 8 punti nel match casalingo. Nonostante le statistiche arridano agli uomini delle Dolomiti nei face to face, la squadra favorita delle nostre Finals alla vigilia era la Umana sia per un miglior piazzamento al termine della stagione regolare (secondo posto, ndr) che per il fattore campo (eventuale gara-7 si giocherebbe a Venezia). Tra le file della Reyer si segnala un Thomas Ress giunto alla trentasettesima presenza in una finale, il record di Pittis è distante soltanto un altro match (38).
LA CRONACA – L’avvio di Trento è subito deciso grazie ad un grande atletismo ed una difesa super-organizzata che intasa tutte le linee di passaggio degli uomini di De Raffaele. Il primo a trovare la doppia cifra nel match è Joao Gomes, a secondo quarto appena iniziato. Il portoghese dimostra di essere particolarmente illuminato in questo sabato sera, ma è tutta Trento a girare a meraviglia. L’Aquila riesce a volare avanti anche di 20, per chiudere all’intervallo sul più diciassette. La Reyer nel primo tempo dimostra di avere le polvere bagnate dall’arco, tirando soltanto con il 12% da 3 punti, ma è tutta la fase offensiva dei lagunari ad essere sovrastata dalla grande fisicità degli avversari. Il canovaccio del match è lo stesso anche nel terzo quarto, con Trento che sfora anche il muro dei 20 punti di vantaggio grazie ad uno spaziale Craft, fondamentale nel recuperare palloni e nel far chiudere i suoi sopra di 18 prima degli ultimi 10 minuti di gara-1. Nel rush finale l’Umana tira fuori gli artigli, trascinata da un super-Peric, Venezia riesce ad accorciare fino al meno dieci, ma tre triple consecutive sbagliate a campo aperto infrangono i sogni di rimonta. Trento riesce così a portare il fattore campo a proprio favore grazie ad una prestazione solida in tutte le fasi di gioco, il sogno non è ancora destinato a stopparsi. L’Aquila vola sempre più in alto.