Basket maschile Europei 2017

Basket, Europei 2017: le pagelle di Italia-Ucraina 78-66

Luigi Datome - Foto FIP

L’Italia di Ettore Messina batte nettamente l’Ucraina e continua il percorso netto agli europei 2017 di basket dopo due partite disputate. Gli azzurri rispettano i favori del pronostico imponendosi con il punteggio di 78-66. Protagonista assoluto del match è Marco Belinelli, che sotto gli occhi dell’ex allenatore a San Antonio Greg Popovich, prende per mano la squadra nel primo tempo e la porta alla vittoria. Il “Beli” è stato il vero fattore a nostro favore.

PAGELLE 

Hackett 6: fumoso ed inconsistente nel primo tempo, spreca un paio di palloni in maniera imperdonabile oltre ad avere le polveri bagnate dalla lunetta. La carburazione diesel fa dannare Messina per quindici minuti, poi esce fuori con buone percentuali al tiro.

Belinelli 8: nei difficili primi dieci minuti di gioco è l’unico a mantenere accesa la luce. Lo sguardo di Pop lo gasa. Stampa le tre triple consecutive (manco fosse uno scioglilingua) che consegnano la leadership del match agli azzurri. Riguardo alla leadership di questa squadra non c’era bisogno della partita di oggi per capire che gli appartiene. Trascinatore.

Datome 6,5: in difesa rispolvera la versione svogliata messa in mostra nelle amichevoli estive. Per essere competitiva al massimo livello la nazionale ha bisogno che anche lui abbia costantemente la bava alla bocca. Si fa perdonare nei venti minuti finali, sfoderando il carisma del capitano nel buoi azzurro dell’ultimo quarto.

Melli 5,5: meno incisivo rispetto alla gara inaugurale sia a rimbalzo che in attacco. Fa quelle piccole cose giuste che non entrano nel tabellino ma fanno impazzire gli allenatori. Deve, però, rendersi conto che di questa squadra è il terzo violino. Ci si aspetta di più.

Aradori 7,5: quando l’Italia non funziona a dovere, Messina si gira verso la panchina, lo guarda negli occhi e lo manda in campo. Quando siamo prossimi a farci risucchiare nel burrone, lui ci fa ritornare in superficie.

Filloy 6,5: meno minuti rispetto all’esordio, ma dimostra la sua utilità con una tripla piazzata quando l’Italia era con la testa sott’acqua. Mette a segno altre tre bombe nel finale. Prezioso.

Biligha 6: in difesa soffre maledettamente contro i due centri extra-large dell’Ucraina, ma la sua attitudine al sacrificio lo porta a ravvivare un paio di palloni a rimbalzo offensivo che risultano fondamentali. Manovale del pitturato.

Cusin 6: parte alla grande con tre ottime difese consecutive, ma si spegne col passare dei minuti. Si riassetta verso la metà della partita tornando ad essere utile sotto il ferro.

Baldi Rossi 5,5: entra in campo nel finale di primo quarto e butta alle ortiche l’opportunità di conquistarsi più minuti in rotazione con due falli ed una palla persa in poco più di sessanta secondi. Nella ripresa Messina gli ridà fiducia e lui la ripaga con una tripla. Restano troppi i quattro falli in sette minuti.

Burns 6: a rimbalzo dimostra di poter essere più che utile per questa squadra, minuti importanti.

LA CRONACA DELLA PARTITA

 

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