La Russia è l’ultima squadra a raggiungere i quarti di finale dell’Eurobasket 2017. Nell’ultimo degli ottavi di finale, gli uomini di Coach Bazarevich hanno avuto la meglio sulla Croazia, sconfitta in modo sorprendentemente netto, con il punteggio di .
I primi due quarti si rivelano come da pronostico molto equilibrati, dal momento che la Croazia riesce subito ad ovviare al 6-0 russo dei primi due minuti. Addirittura la Russia si trova sotto per gran parte dei primi dieci minuti, complici un paio di bombe croate dalla distanza con il solito Bogdanovic. Il controsorpasso russo però arriva ancor prima della sirena, grazie alla tripla di Kulagin allo scadere. Da questo momento la Croazia non riesce più a tornare in vantaggio, ma la nazionale di Coach Petrovic comunque non molla e recupera anche uno svantaggio di sei punti. Ancora una volta però il finale di periodo vede accendersi la Russia, che va all’intervallo lungo avanti di quattro sul 46-42.
Il terzo quarto rappresenta il momento di svolta della partita, in cui la Croazia subisce l’allungo decisivo ed irrecuperabile con la Russia vista in campo stasera. Sale in cattedra Shved, che in pochi secondi inanella sei punti consecutivi con cui i russi portano il vantaggio in doppia cifra per la prima volta. Allo stesso tempo l’efficacia offensiva della Croazia cala sensibilmente e così alla terza sirena la Russia porta il suo vantaggio ad un rassicurante +15 sul 72-57.
L’ultimo quarto si apre con un parziale da 5-0 per la Russia, che mette in ghiaccio il risultato e si limita ad amministrare per i restanti minuti di gioco. Anche la Croazia comprensibilmente esce dal match in alcune fasi e lo svantaggio va pian piano ampliandosi fino al -23 finale sul 101-78. A passare è quindi la Russia, che mercoledì sfidera la Grecia per un posto in semifinale. Per quanto riguarda le statistiche, il collettivo russo brilla sotto la stella di Shved: per lui una serata da 27 punti e 12 assist, oltre ad una miriade di falli guadagnati. La Croazia si aggrappa a Bogdanovic, i cui 28 punti però non bastano per evitare una cocente delusione.