Con una lettera indirizzata al presidente del consiglio Mario Draghi, le federazioni di volley e basket si lamentano per il diverso trattamento riservato dal Governo al mondo dello sport e a quello dello spettacolo sul tema delle riaperture al pubblico. Dal 26 aprile, infatti, cinema e teatri potranno riaprire, mentre solo dall’1 giugno questo toccherà anche ai palazzetti, a campionati ormai finiti o quasi: “Esprimiamo stupore e perplessità sul tema delle riaperture al pubblico, dove per cinema e teatri sono previsti a partire dal 26 aprile mentre solo dal primo giugno, con i campionati quasi al termine, per i palasport con lo stesso numero limitato di spettatori, dopo che era stata comunicata la data del primo maggio. Questa evidente disparità di trattamento tra sport, cultura e divertimento penalizza ulteriormente i club di basket e volley che in questi mesi hanno dovuto affrontare senza alcun ristoro fino ad oggi le conseguenze della pandemia e assicurare comunque la regolare attività dei loro campionati, pur nella totale assenza di pubblico e di conseguenza di introiti da botteghino, una delle primarie fonti di ricavo delle stesse società. Per questo ci rivolgiamo al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali e al Governo perché si ponga rimedio a questa situazione rivedendo le date di riapertura dei palasport almeno nelle fasi decisive delle competizioni, consentendo così ad un numero minimo di spettatori la presenza nei limiti delle doverose norme di sicurezza”.
Basket e volley scrivono a Draghi: “Perché i cinema riaprono il 26 aprile e i palazzetti l’1 giugno?”
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