Sasha Djordjevic, tecnico della Virtus Bologna, in un intervento a “Domenica sport” su Rai Radio 1 ha commentato le varie ipotesi fatte in merito alla ripresa del basket italiano. L’allenatore ha subito commentato l’idea di vedere 18 squadre in Serie A: “E’ una proposta e va presa come tale. Inutile creare polemiche o parlare delle decisioni che verranno. Io sono ‘in strada’, accetto quello che sarà deciso, mi adatterò, adatterò la società e soprattutto la mia squadra a questa nuova competizione. Sicuramente avere un numero pari di squadre è giusto per una competizione sportiva. Vediamo quello che porterà più avanti, però ancora non è detto che tutte le 18 andranno avanti. C’è una data, il 15 giugno, in cui alcune squadre che potrebbero non farcela, potrebbero non iscriversi“.
L’ex play serbo ha evidenziato le difficoltà economiche del momento che condizioneranno il prossimo campionato, ma sarà fondamentale riuscire a mantenere comunque un certo livello: “Il futuro del basket in Italia dipenderà dal messaggio che sapremo dare. Non possiamo fare come l’Nba, tutti seguiamo con passione la lega più forte del mondo, ma c’è tantissima passione ed anche qualità nella lega italiana“. Infine, il coach delle Vu Nere ha commentato la possibilità di giocare d’estate all’aperto, paventata anche dal presidente Petrucci: “No, per la pallacanestro che facciamo noi non è possibile. Possiamo giocare su qualsiasi tipo di superficie ma c’è un grosso rischio di infortuni e l’estate, con il caldo, per gli atleti non è positiva. Giocando all’aperto lo si farebbe sul cemento, ed anche una banale caduta porterebbe ad un grave rischio di infortuni“.