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“Cosa cambia il preolimpico spostato di un anno? Vista la situazione non ci sto pensando più di tanto, farò 33 anni a novembre ma se sto bene fisicamente ci sarò. La prossima sarà una stagione nuova per tutti vista l’emergenza, è una crisi molto democratica e lo sport non sarà più uguale a prima: dovremo tutti prepararci per un nuovo inizio“. Queste le parole di Gigi Datome, collegato con Sky Sport 24, riguardo la situazione attuale del mondo dello sport. L’ala piccola della Fenerbahçe assicura che “quando ci saranno le situazioni ideali per tornare a pensare al basket, saremo pronti per cercare di fare qualcosa di bello. Anche l’Eurolega sta cercando di capire se c’è qualche spiraglio per ricominciare a giocare ma ci vorrebbe buon senso da parte di tutti per fare il bene comune. Adesso ci sono delle emergenze che noi giocatori non possiamo neanche immaginare, ma cercheremo di fare il meglio per il nostro movimento”. Per quanto riguarda la sua carriera, nella quale è stato anche due anni in NBA fra Detroit e Boston, ha affermato: “Tutti vorrebbero essere LeBron James, essere subito un All Star Nba, ma io non sono LeBron e ho sempre cercato nel mio piccolo di crescere e migliorarmi. C’era anche la possibilità di rimanere ma mi intrigava il Fenerbahce, essere allenato da Obradovic, sposare un progetto vincente“.
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Il capitano azzurro ha continuando parlando del suo rapporto con l’allenatore: “Sono circondato da persone con cui mi trovo bene. Il mio rapporto con Obradovic? Solo il fatto che mi abbia scelto per questo progetto mi ha onorato tanto, c’è stima e affetto, sono fortunato ad avere un allenatore del genere” e per quanto riguarda gli obiettivi futuri non lascia spazio a dubbi: “Il fuoco è sempre acceso, il mio obiettivo resta vincere con la Nazionale una medaglia, che è un risultato tangibile. Ci proviamo da tante estati e vogliamo continuare a provarci, speriamo che questo risultato arrivi“.
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