Adrian Banks, Brindisi 2019-2020 - Foto "Championsleague.basketball"
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Si complica ulteriormente il cammino della Happy Casa Brindisi, che è stata sconfitta dai francesi di Dijon per 88-93 al PalaPentassuglia nella decima giornata del gruppo D della Champions League 2019/2020. Si tratta della sesta sconfitta per i pugliesi, che rimangono così all’ultimo posto a pari merito e adesso dovranno rimontare nelle ultime giornate per cercare il passaggio del turno. Non bastano i 22 punti di Thompson e i 17 di Stone, anche perchè dall’altra parte Dijon trova i 23 punti di Sulaimon e i 19 di Holston, oltre al 61,9% finale dall’arco dei tre punti.
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La cronaca – La partita inizia subito su ritmi alti e percentuali molto elevate al tiro, specie dall’arco dei tre punti. Brindisi si tiene in quota con Stone, ma il primo allungo è dei francesi sull’11-15 grazie ad Ulmer e Sulaimon. La Happy Casa torna sotto, ma prima della fine del parziale d’apertura Dijon allunga anche fino al +8 con uno scatenato Sulaimon. Ci pensa Sutton ad accorciare all’ultimo secondo, con la tripla che permette a Brindisi di chiudere sotto 17-22 dopo i primi 10 minuti. Anche il secondo quarto prosegue con percentuali incredibili da 3, con Dijon in particolare abbondantemente sopra il 70%. Si scatena Holston, che porta gli ospiti anche sul +11 insieme a Kulvietis. Campogrande e Stone provano a tenere Brindisi il più vicino possibile, ma all’intervallo lungo i francesi controllano sul 37-47.
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Nei primi minuti del terzo quarto Brindisi rimane intorno ai dieci punti di svantaggio, ma poi Kulvietis e Sulaimon firmano il parziale decisivo che permette a Dijon si scappare via sul +16 toccando anche il +17 (49-66). La Happy Casa prova a rientrare e arriva fino al -10, ma la tripla di Julien chiude il terzo parziale sul 58-71 in favore dei transalpini. Nell’ultimo quarto Brindisi si avvicina in più occasioni a -7, ma Dijon tiene botta rispondendo colpo su colpo. Negli ultimi minuti i francesi concedono qualcosa di troppo e così i padroni di casa arrivano fino al -4, senza però scendere mai ad un possesso di distacco.
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