Nella quattordicesima giornata della FIBA Champions League la Betaland Capo D’Orlando da l’addio definitivo alla competizione con la sconfitta per 86-61 contro il MHP Riesen Ludwigsburg. L’Orlandina già da tempo aveva ormai di fatto rinunciato alla competizione, impossibilitata com’era anche solo a pensare di colmare il vuoto di punti tra lei e le altre squadre del girone, e la partita odierna non poteva certo far presagire un risultato diverso da quello che poi ottenuto. Il Ludwigsburg era più forte e, nonostante qualche guizzo della squadra siciliana, il risultato consegna di fatto ciò che si è visto in campo, con una netta superiorità della formazione tedesca.
Senza aver nulla da perdere in termini di classifica giocando solo per difendere l’onore della competizione, va detto che l’inizio di match da parte di Capo D’Orlando non è affatto da buttar via, anzi. La squadra siciliana nel primo quarto impegna considerevolmente il Ludwigsburg, costringendolo in un paio di occasioni a dover spingere per recuperare da una situazione di svantaggio,e sebbene il quarto termini con la squadra tedesca in vantaggio 17-12, la squadra italica può comunque esser soddisfatta di quanto ha fatto vedere.
Purtroppo la soddisfazione dura ben poco. Nel secondo quarto infatti tutta la differenza tecnica e tattica tra le due squadre viene fuori in maniera alquanto preponderante. Il Ludwigsburg aumenta costantemente l’intensità delle proprie azioni, e in poco tempo la difesa dell’Orlandina crolla. Si passa in pochi minuti da uno svantaggio di 5 punti a bene 10, che presto diventano 20 (43-23). Ormai schiacciata, l’Orlandina può solo sperare che il tempo finisca presto, così dda rifiatare in vista della seconda metà di partita.
Il dramma per l’Orlandina non sembra tuttavia destinato a finire con l’intervallo. Sul campo ora c’è una palese differenza di livello tra le due squadre e si assiste a quello che nei fatti è un allenamento ad alti livelli da parte del Ludwigsburg. Il ruolino di marcia non vede che solo pochi guizzi da parte della squadra italica, i cui uomini ora sembrano aver perso anche lo spirito di partecipazione che li legava a questa partita.
Il divario si assesta ormai inesorabilmente su una media di 20 punti, troppi per poter anche solo sperare in una rimonta. Tuttavia nell’ultimo quarto si assiste ad un quasi incredibile tentativo di rimonta da parte dell’Orlandina, che mette a segno un ottimo parziale di 3-11, ristabilendo in parte il punteggio. Encomiabile il tentativo, ma a poco vale se non ad un applauso, perché di lì a poco il Ludwisburg torna a fare la partita ristabilendo presto le dovute distanze. La partita di fatto termina qui, col Ludwigsburg che vince 86-61.
LUDWIGSBURG – CAPO D’ORLANDO 86-61 (17-12; 29-18; 20-12; 20-19)
LUDWIGSBURG : Cook 26, Walkup 20, Trice 10, Johnson 7, Koch 7, Sears 6, Seric 3, Waleskowski 3, Mccray 2, Peter-McNailly 2, Geske 0, Herzog 0
CAPO D’ORLANDO: Ikovlev 15, Campani 12, Delas 10, Ihring 8, Faust 8, Alibegovic 6, Kulboka 2, Lagana 0, Wojciechowski 0, Stojanovic 0, Donda NE