Nelle sue ultime edizioni, la Coppa Italia è stata la competizione delle sorprese. Favorita dal format delle Final Eight, la coppa nazionale riesce sempre a divertire il pubblico che spesso assiste a match combattuti fino alla serena. Oggi andiamo indietro di un solo anno, Firenze 2019, più precisamente al primo turno tra l’Olimpia Milano, favorita d’obbligo che l’anno prima aveva ceduto però a Cantù e la Virtus Bologna tornata a fare le cose sul serio. Sugli spalti toscani il tifo è chiaramente a favore della Virtus, già dal giovedì infatti i tifosi bolognesi hanno preso possesso del Mandela Forum, a differenza dei sostenitori lombardi che in questo tipo di appuntamento non registrano mai grandi numeri sul piano delle presenze.
Al momento della palla a due la Virtus non vince contro l’Olimpia da ben quindici incontri. Nei primissimi minuti di serata la squadra di Pianigiani imposta il match su un alto numeri di possessi traendo un margine che va perso in poco tempo, la zona di Sacripanti infatti fa crollare le percentuali dei biancorossi che già di loro non son in buona serata al tiro (da sottolineare in particolar l’1/11 di Mike James). I meneghini riescono ad infilare un secondo parziale di 7-0 (20-12) e riprendono il saldo controllo delle operazioni. Nel secondo periodo però Bologna impatta e addirittura con un break di 0-8 prendono il comando alla pausa lunga (36-41).
Come anticipato Mike James si spegne nel primo scontro diretto della stagione, dall’altra parte non fa tanto meglio Kevin Punter che viene però coperto egregiamente da uno strepitoso Tony Taylor e da un sostanzioso Moreira che sotto il ferro fa tutto ciò che il ruolo gli richiede. Si arriva così a dieci minuti dal termine e all’inaspettato punteggio di 54-63 con cui s’imbocca la frazione finale. Per altri cinque minuti abbondanti gli emiliani tengono le redini del gioco, poi arriva il famoso braccino. Mike James dopo una gara nell’ombra infila cinque punti che rimettono in apprensione Bologna (73-79). Due bombe di Jerrells valgono il -2 per Milano (84-86). Incredibili gli ultimi istanti, rimessa sbagliata da Bologna e tiro preso da Brooks per la parità, la palla muove la retina, ma il canestro arrivata a tempo scaduto come conferma l’instant replay. A Firenze esplode così la festa della Virtus Bologna che interrompe un digiuno lunghissimo, tutta la squadra passa dalla tribuna stampa per andare a festeggiare con i tifosi; un momento talmente ricco che Aradori lo ha definito “Più bello della partita stessa“. La rassegna delle V nere si esaurirà due giorni dopo contro Cremona che vincerà poi il torneo, ma il successo su Milano resta una delle pagine più belle dalla Virtus dal ritorno nella massima serie.