L’Italia non riesce a ribaltare il pronostico ed esce sconfitta dalla sfida contro la Serbia nei quarti di finale del campionato europeo di basket. Alla Sinam Erdem Arena di Istanbul gli azzurri hanno lottato con onore, ma sono stati costretti a capitolare 83-67 di fronte alla netta superiorità dell’avversario.
LA CRONACA – La partenza è col piede giusto: una serie spasmodica di raddoppi difensivi intasa le linee di passaggio serbe, lasciandoli a secco per quattro minuti abbondanti. In attacco, però, l’efficacia non è equiparabile. Le due squadre sbagliano otto dei primi dieci tiri tentati e chiudono con un punteggio basso il primo quarto, a tutto vantaggio dell’Italia che termina sotto di un solo punto (18-17). Col passare dei minuti la presupponenza fisica della Serbia sgretola gli argini eretti da coach Ettore Messina. Il mastodontico Marjanovic occupa da padrone l’area italiana e guida i balcanici sul più undici all’intervallo lungo (33-44).
LA RIPRESA – Al rientro sul parquet l’attacco italiano non riesce a trovare idee, asfissiato dal lavoro difensivo della Serbia sugli esterni. Biligha con un paio di canestri prova a risollevare l’animo dei compagni trainandoli col suo impeto agonistico, tanto che il divario scende sotto la doppia cifra (48-57). I ragazzi di Sasha Djordjevic fiutano il pericolo e riprendono a giocare a memoria dominando a rimbalzo offensivo. Oltre a garantirsi una quantità industriale di extra-possessi, per evitare spiacevoli sorprese Marco Belinelli viene marcato a uomo in modo da impedirne il temibile tiro da tre. La lucidità tattica si accoppia alle doti innate di Bogdan Bogdanovic: il fenomeno serbo rompe il ghiaccio col match nel quarto conclusivo iniziando a pennellare pallacanestro in ogni angolo del campo. È il segnale, più che onorevole, della resa degli azzurri.
CICLO FINITO? – L’Italia si congeda dall’europeo e saluta il probabile ultimo ballo in maglia azzurra delle due stelle Datome e Belinelli: un nuovo ciclo è destinato ad iniziare con mille incognite e difficoltà da affrontare, ma con la consapevolezza di aver finalmente imboccato la strada giusta per quanto riguarda coesione e spirito di gruppo. Non disperdere quanto di buono costruito ad Istanbul dovrà essere il primo obiettivo della nazionale che verrà.
ITALIA: Belinelli 18, Datome 15, Burns 9 Rimbalzi: Filloy 3 Assist: Melli 3
SERBIA: Bogdanovic 22, Macvan 13, Lucic 11 Rimbalzi: Kuzmic 7 Assist: Jovic 5