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Il Campionato Mondiale 2019 di Formula 1 non si concluderà prima del 1 Dicembre ma i verdetti sono già stati ampiamente scritti. La Mercedes ha già vinto matematicamente il Mondiale costruttori e Lewis Hamilton è ad un passo da laurearsi nuovamente campione del mondo tra i piloti. Cosa potrebbe dunque fare la Ferrari per interrompere lo stradominio tedesco che oramai va avanti da lunghi anni? Una possibile soluzione arriva da un suo ex pilota, ancora amatissimo dai tifosi delle rosse: Eddie Irvine. Sul blog L’insider troviamo infatti una sua bellissima video intervista in cui spazia tra la Formula 1 di ieri e di oggi ed appunto dà un consiglio ben preciso alla scuderia del Cavallino Rampante.
L’ex pilota irlandese, senza peli sulla lingua, dichiara che la Ferrari dovrebbe puntate tutto su Charles Leclerc per provare a detronizzare Hamilton e la Mercedes. Irvine è tutt’altro che un fan di Sebastian Vettel, che senza giri di parole considera un driver incredibilmente sopravvalutato e che addirittura potrebbe essere un ostacolo alle ambizioni iridate del giovane Leclerc, l’unico pilota, sempre secondo Irvine, capace di tenere davvero testa ad Hamilton anche in un duello su pista come si è anche visto durante l’ultimo Gran Premio di Monza.
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Irvine nella video intervista parla anche del suo compagno di scuderia in Ferrari, Michael Schumacher, ammettendo che il pilota tedesco era più veloce di lui e che quando vedeva le sue telemetrie non riusciva davvero a comprendere come potesse raggiungere quelle performance. Irvine però ha detto che tra loro non c’è mai stato un problema e che le frizioni di cui si leggeva sui giornali erano pure invenzioni probabilmente per far vendere qualche copia in più.
Irvine con un po’ di nostalgia mette anche a confronto la Formula 1 di 20 anni fa e quella di oggi. Ai suoi tempi l’aspetto umano rivestiva un ruolo molto più importante rispetto ad ora con le macchine cariche di elementi elettronici che rendono tutto più automatico. Eddie però afferma pure che oggi un pilota deve avere ugualmente delle qualità e sostanzialmente queste nuove vetture richiedono una precisione ed un’accuratezza senza una sbavatura dal primo all’ultimo giro della gara per cercare di ottenere le migliori performance.
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Eddie Irvine ha avuto una carriera importante in Formula 1 dove debuttò con la scuderia Jordan nel 1993. Dopo tre anni di risultati più che discreti, nel 1996 fece il grande salto in Ferrari dove rimase per quattro anni. Nel 1999 la stagione migliore della sua carriera con la vittoria della squadra nel Mondiale Costruttori e la seconda posizione in quella piloti. Dopo alcuni presunti contrasti con la Ferrari, decise di accasarsi nel team Jaguar dove corse per tre stagioni. Nonostante gli alti budget disponibili la scuderia non ottenne grandi risultati e neppure Irvine, che centrò nel 2002 il miglior piazzamento con la nona posizione. Scaduto il contratto con la Jaguar, Irvine decise di lasciare il mondo della Formula 1 e delle corse motoristiche in genere, preferendo seguire le sue attività imprenditoriali di grande successo.