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La Nascar è finalmente ripartita dopo 71 giorni. A Darlington, uno dei circuiti più impegnativi e allo stesso tempo affascinanti del panorama americano, trionfa Kevin Harvick, che conquista la 50a vittoria in carriera in Nascar e mette in fila Alex Bowman e Kurt Busch. Harvick domina la corsa (in testa per 159 dei 293 giri del circuito di Darlington) e alla fine dedica la sua vittoria appunto ai “veri eroi” impegnati nelle corsie degli ospedali americani. “Questo successo è per loro – dice al termine il pilota arrivato alla sua seconda vittoria a Darlington – ho visto di persona come si stanno comportando durante la pandemia e li voglio ringraziare tutti. Cinquanta vittorie? Un sogno che si realizza in un contesto surreale, mi manca non poter festeggiare con i tifosi ma stiamo vivendo un momento davvero particolare e dobbiamo tutti fare sacrifici”.
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Per quanto riguarda il protocollo, scartata per ora l’ipotesi di test a tappeto, visto che il risultato non sarebbe immediato, la Nascar ha optato per un costante monitoraggio di piloti squadre e addetti ai lavori. Personale ridotto all’osso e dotato di mascherina e, naturalmente, nessun tifoso sugli spalti. Chiunque abbia messo piede nell’ovale di Darlington, oltre a dover produrre un certificato di buona salute si è sottoposto al controllo della temperatura, controllo che è continuato anche durante tutta la giornata con lo staff sanitario che a sorpresa si presentava alle squadre per monitorare lo stato di salute dei componenti del team.
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