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“La nostra strategia era quella di attaccare dall’inizio e recuperare un po’ di tempo, ma dopo 15 km ci siamo persi. Abbiamo iniziato ad andare su e giù cercando la strada giusta per 15 minuti. Siamo rimasti bloccati su un sentiero di montagna quando abbiamo avuto l’intuizione di fare un’inversione a U e ripartire. È stato frustrante, ma ha dato i suoi frutti”. Sebastian Loeb commenta così la complicatissima prima tappa della Dakar 2021 vissuta in coppia con Daniel Elena, fatta di forature e soprattutto complicata dal fatto che i due si sono persi in due occasioni: “Quando abbiamo trovato la strada giusta, eravamo nella polvere delle altre auto. Era complicato, così ci siamo persi una seconda volta. Credo che sia stato Stéphane a superarci. Lui era partito 14esimo e noi decimi”, ha confessato il francese. Ma il peggio doveva ancora venire. Hanno dovuto fare i conti con le rocce che già l’anno scorso complicavano la vita di tutti i concorrenti”.
Il pilota francese tutto sommato però ritiene che sia persino andata bene: “Sono rimasto sorpreso dalle prime due forature, perché stavamo guidando senza problemi rispetto al ritmo che avevo sul buggy che guidavo sulla Dakar in Sud America. Così sono andato ancora più liscio, ma abbiamo avuto una terza foratura 80 km più avanti. Il terreno era rischioso, con rocce enormi lungo la strada. Onestamente, è stata molto dura per quasi tre ore, ma considerati tutti i problemi che abbiamo avuto, non abbiamo perso troppo tempo. Mi aspettavo un ritardo di un’ora. Tutto sommato, è stata dura”.
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