
Per Valentino Rossi è stata una settimana che sembrava cucita su misura per celebrare la sua seconda vita sportiva, con tanto di onori e premi da aggiungere alla sua bacheca personale.
Pochi giorni fa, tra applausi ed emozione, il nove volte campione del mondo ha ricevuto l’edizione speciale del Trofeo Lorenzo Bandini per il suo percorso nel mondiale endurance WEC. La premiazione, avvenuta a Imola – teatro di molte sue imprese in moto e ora palcoscenico della sua avventura sulle quattro ruote – ha rappresentato un momento simbolico. Un passaggio di testimone tra il pilota che ha fatto innamorare intere generazioni e l’uomo che ora vuole scrivere nuove pagine tra curve e sorpassi nei prototipi e nelle GT.
Lo ha detto anche lui: “Imola è speciale, qui ho vinto con la 125 e la 250, e ho esordito nelle quattro ruote. Tornarci e ricevere un premio così è un grande onore”. Ma, come spesso accade nel motorsport, il confine tra gloria e errore è sottile. E l’occasione per lasciarsi ancora una volta travolgere dalle emozioni, positive o negative, è sempre dietro la curva. E stavolta, proprio a Imola, è arrivato anche un episodio destinato a far discutere. Perché la pista, si sa, non perdona.
Rossi fa la frittata, testacoda e penalizzazione
Durante la 6 Ore di Imola, seconda tappa del WEC 2025, Valentino Rossi è stato protagonista sì, ma non nel modo sperato. Dopo aver conquistato una splendida pole position nella classe LMGT3, il pesarese era in lotta per il primato con la Ferrari #21 di Vista AF Corse, guidata da Simon Mann, quando a 3 ore e 45 minuti dal termine è avvenuto l’episodio chiave: in fase di inserimento alla Rivazza 2, Rossi ha toccato la Ferrari, mandandola in testacoda contro il muro. La direzione gara non ha avuto dubbi: Stop&Go per il numero 46 della BMW M4 GT3 del team WRT, condivisa con Kelvin van der Linde e Ahmad Al-Harthy, che ha perso così la leadership.

L’episodio ha spalancato la porta al successo in categoria della Lexus #78, mentre la Ferrari di Mann ha visto sfumare ogni possibilità. Nonostante la penalità, l’equipaggio di Rossi ha chiuso con un ottimo secondo posto in GT3, mancando il successo per soli 316 millesimi di secondo. Una consolazione parziale, in una gara che ha invece regalato gioia alla Ferrari 499P #51 di Giovinazzi, Pier Guidi e Calado, tornata alla vittoria dopo Le Mans 2023. Una giornata in chiaroscuro per il Dottore: tra il prestigio del Bandini e la dura legge della pista.