L’altista italiano Gianmarco Tamberi ha parlato ai microfoni della Rai dopo la finale raggiunta alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nel salto in alto: “Negli ultimi cinque anni ho dato l’anima per esserci, non vedevo l’ora. Quello che prima chiamavo sogno ora è un obiettivo, mi giocherò le mie carte e ne sono felice. Ammetto che non è stata una bella gara, ma ciò che contava era qualificarsi. Dopo le belle sensazioni nel riscaldamento ho dovuto cambiare i chiodi. Purtroppo scivolavo ed ho faticato. Ogni singolo salto è stato brutto ma l’importante era approdare in finale. La aspetto da troppo tempo per non divertirmi“.
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Giornata meno positiva per Stefano Sottile, costretto al ritiro dopo il secondo tentativo ai 2.21: “Sono davvero deluso da quest’infortunio visto che negli ultimi allenamenti ero andato bene. Forse non ce l’avrei fatta a saltare 2.30, ma sicuramente avrei potuto ambire ai 2.28. Al momento non riesco a camminare, ma spero che non si tratti di nulla di grave. Una gara buttata via“.